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Fusi: «Juve in ripresa, Allegri sta trovando le soluzioni» – ESCLUSIVA

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Fusi: «Juve in ripresa, Allegri sta trovando le soluzioni». Le parole dell’ex sul derby della Mole non solo – ESCLUSIVA

Luca Fusi, ex giocatore di Juve e Torino negli anni ’90, parla in esclusiva a Juventusnews24 del derby della Mole vinto dai bianconeri e non solo.

La Juve è sulla via guarigione dopo lo 0-1 griffato Vlahovic?

«La prestazione è stata positiva rispetto alle ultime. Ci sono dei buoni segnali di ripresa. Poi vincere un derby fa sicuramente morale e permette di approcciare alle prossime gare con più serenità e tranquillità. Cose di cui tutto l’ambiente, in questo momento, ha proprio bisogno».

Col Torino si è visto qualcosa di meglio in fase offensiva. Dove deve migliorare ancora la Juve?

«Col Torino si sono notati già miglioramenti. La Juve ha giocato e si è presentata più volte in zona gol e questo è un segnale importante che può dare fiducia a giocatori come Paredes che devono un po’ entrare nell’ambiente Juve. Farlo con una squadra che sta crescendo e prendendo consapevolezza può essere più facile per lui e il suo inserimento. E’ un giocatore che ha dimostrato qualità e se la squadra riesce a ingranare può essere più facile anche per lui far vedere il suo potenziale».

Le critiche ad Allegri sono giuste?

«E’ normale che quando in una squadra le cose non vanno per il meglio si tende sempre a colpevolizzare l’allenatore, anche perché è quello più facile da mandare via rispetto ai giocatori. Io penso che, con le difficoltà e quello che c’è stato in questi mesi, Allegri stia cercando in tutti i modi le soluzioni per cercare di ottenere quei risultati che finora sono mancati».

La difesa della Juve si è indebolita senza Chiellini e De Ligt?

«Negli anni passati la Juventus ha avuto la difesa più forte grazie a difensori fortissimi come Barzagli, Bonucci e Chiellini che hanno scritto pagine importanti con la maglia bianconera e con quella della Nazionale. Per cui è difficile sostituirli tutti e subito. La Juve sta cercando di farlo e ha preso Bremer. Negli anni passati aveva provato con De Ligt. Purtroppo non è facile. E’ logico che una difesa forte garantisce più soluzioni e dà più competitività. La Juve deve riuscire a trovare i giocatori che sostituiscano quelli che hanno fatto la storia».

Di Maria può essere considerato come la delusione principale della Juve?

«Ha anche un po’ illuso perché all’inizio ha fatto vedere il potenziale che aveva. Purtroppo gli infortuni e la condizioni fisica a volte precaria non ha permesso di vedere completamente questo giocatore che ha dimostrato di poter dare qualcosa. Sono quei giocatori che hanno giocato e fatto tanto e in questo momento hanno qualche infortunio di troppo che condiziona le loro prestazioni. Purtroppo per la Juve è un giocatore che ha dato poco rispetto a quelle che erano le previsioni».

Vlahovic è solo un bravo cannoniere o può crescere nel gioco di squadra?

«Se Vlahovic viene sostenuto e quindi gli si danno tante opportunità, dove è la sua forza, poi riesce anche a giocare per la squadra. Quando uno sta bene fisicamente e sta sereno e tranquillo perché davanti sa di avere le sue occasioni poi riesce a giocare anche con la squadra. Lui lo ha dimostrato, è bravo anche spalle alla porta, ad esempio, a cambiare gioco col suo sinistro. Per me non ha grandi difficoltà. E’ logico che quando uno non è sereno gli viene difficile quello che è ancora più difficile. Quando uno sta bene e fa gol, gli viene tutto. Vlahovic è un elemento fondamentale per la squadra».

E’ Milik il miglior acquisto della Juve?

«E’ una grossa sorpresa in positivo ed è sicuramente quello che ha stupito un po’ tutti. Si è calato benissimo nel suo ruolo all’inizio e ha saputo ritagliarsi degli spazi importanti diventando un giocatore su cui la squadra, la società e l’allenatore possono contare in ogni situazione. E’ un giocatore che si è fatto trovare pronto e questa è una cosa importante».

Miretti partito benissimo, ma ultimamente ha giocato pochissimo. Come giudica questa scelta?

«Credo sia una questione di gestione del ragazzo da parte del mister. Nel momento in cui le cose erano un po’ più difficili si riusciva a dare fiducia al giocatore e quindi lui ha risposto bene. Adesso che è un po’ più stanco o fa più fatica a giocare con continuità come titolare in una società come la Juve il mister lo sta gestendo sapendo che può contare su di lui. Appena ritroverà la condizione che ha avuto all’inizio e lo ha fatto diventare protagonista in questa squadra, lo ripresenterà. Io penso che sia un giocatore in grado di stare nella rosa e della Juve e un elemento importante anche perché è cresciuto nel settore giovanile».

Il cammino in Champions League è già segnato dopo il tonfo col Maccabi?

«E’ ovvio che la Champions è la croce e delizia di questa squadra. C’è ancora qualche piccola speranza e la Juve deve cercare in tutti i modi di fare il meglio possibile per centrare l’obiettivo, anche se le cose sono diventate più difficili».

In caso di “retrocessione” in Europa League, come reagirebbe la Juve?

«Con l’obiettivo di vincerla. E’ logico che la Juventus se va in Europa League può solo pensare non a rimediare tutta la stagione, ma a portare a casa un trofeo importante che potrebbe dare la spinta e cercare di valutare tutte le cose al meglio per il futuro».

La Juve può risalire la china in chiave scudetto rispetto a chi è davanti in classifica?

«Quest’anno il campionato è un po’ particolare e nessuno sa come potrebbe andare a finire. Questa pausa che si sarà potrebbe condizionare tutto. Ora si gioca una prima parte a se e poi ci sarà una seconda parte. E’ logico che si ripartirà con i punti acquisiti fino a novembre, ma non è detto che le squadre che in questo momento stanno facendo così bene poi possano essere protagoniste da gennaio in poi. E’ un campionato che non si è mai vissuto in questo modo e ci si può aspettare di tutto. Per questo penso che le squadre che adesso sono un po’ in ritardo, come la Juve, possano magari tornare protagoniste. Al di là delle stanchezze per il Mondiale per quelle squadre che avranno tanti giocatori impegnati lì, bisogna vedere come le stesse società si rimetteranno in corsa per la seconda parte».

Si ringrazia Luca Fusi per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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