Gambelli: «Alla Juve serve Kessié. Allegri? Può regalarci lo scudetto» - ESCLUSIVA
Connettiti con noi

Esclusive

Gambelli: «Alla Juve serve Kessié. Allegri? Può regalarci lo scudetto» – ESCLUSIVA

Pubblicato

su

Gambelli: «Alla Juve serve Kessié. Allegri? Può regalarci lo scudetto». L’intervista al tifoso bianconero – ESCLUSIVA

La famiglia Agnelli, l’ingaggio di Giuntoli, la conferma di Allegri, la situazione LukakuVlahovic, il caso Bonucci, Kessié e molto altro ancora. Riccardo Gambelli, scrittore, tifoso e piccolo azionista della Juve, ha parlato di tutto questo e molto altro in questa intervista esclusiva a Juventusnews24.

La famiglia Agnelli ha compiuto 100 anni di storia con i bianconeri. Cosa rappresenta questo secolo di storia?

«E’ una meravigliosa storia di 100 anni. Chi dice Juventus dice Agnelli. Basti pensare a Gianni Agnelli che si può considerare il padre della Juventus. La Juventus fa parte di noi e di ogni tifoso. come la famiglia Agnelli. Ho la fortuna di essere vicino alla famiglia Agnelli, ad Andrea e alla signora Allegra che per me è un simbolo. Andrea purtroppo ora si è fermato per questi procedimenti giudiziari, ma la speranza è che tutto possa terminare positivamente. Sono sicuro che ritornerà alla Juventus. Lo stesso Elkann ha detto che lui è un punto di riferimento della società».

Elkann ha definito Giuntoli come il “colpo di mercato della Juventus”. E’ d’accordo?

«Secondo me c’erano due direttori sportivi superiori agli altri: uno è Giuntoli, l’altro è Tare. Anche Tare poteva essere un grande acquisto per la Juve perché ha fatto la fortuna della Lazio e di Lotito. Ma Giuntoli è anche meglio perché italiano e tifoso della Juve. E questo conta tantissimo perché farà le cose anche con il cuore. E poi è uno alla Moggi».

In che senso?

«Pensa nero e dice bianco: non si sa mai quale sia il suo vero colpo di mercato. Sa spiazzare con giocatori che nessuno si aspettava, come ha fatto al Napoli con Kvaratskhelia e Osimhen. Io penso che molto probabilmente alla Juve si comporterà un po’ allo stesso modo, come faceva Moggi. John Elkann ha detto giusto: anche per me è il miglior acquisto, in assoluto. In questo momento storico della società Giuntoli è l’uomo che mastica di calcio. Ferrero e Scanavino, con tutto il rispetto della loro professionalità, a livello di calcio erano più estranei a questo mondo».

Si aspettava la conferma di Allegri dopo gli ultimi due anni deludenti?

«Me l’aspettavo esclusivamente da un punto di vista economico e di stipendio. Avendo altri 2 anni di contratto era presumibile che la Juve non facesse a meno di Allegri, considerando anche lo staff e i collaboratori da pagare più l’eventuale nuovo allenatore. Erano cifre, insomma, che la Juve non poteva e per questo Allegri è stato confermato. Io penso che Giuntoli creda in lui».

Per Gambelli Allegri ha ricevuto troppe critiche?

«Io sono stato molto felice del suo ritorno, ma in questi due anni mi ha un po’ deluso. L’attenuante dell’anno scorso è che l’annata è stata abbastanza particolare, La stagione prima, invece, no. Però, come dice qualcuno, non può essere diventato un brocco tutto insieme. Allegri ha vinto 5 scudetti di fila e ha portato la Juve a due finale di Champions. E poi non è vero che la Juve non sviluppava un bel calcio con lui. I tifosi dovrebbero rivedersi qualche partita».

E’ rimasto spiazzato dal modo con cui la Juve ha chiuso con Bonucci?

«Penso che per ogni giocatore ci sono un inizio e una fine della storia. Bonucci è il capitano e l’affetto di tutti noi ci lega a lui. Magari potevano confermarlo per un altro anno, ma forse è arrivato il momento di uno svecchiamento ed quindi è stato messo da parte. A me di cuore dispiace, ma tecnicamente non mi sembra una scelta sbagliata».

Come ha reagito al passaggio di Cuadrado all’Inter?

«Cuadrado all’Inter mi ha fatto rimanere male. Sono sicuro che farà una grande annata perché era ancora un giocatore integro e alla Juve, quando entrava, poteva fare la differenza. Negli ultimi mesi, comunque, non era più il vero Cuadrado»

Rinuncerebbe a Vlahovic per arrivare a Lukaku?

«Certamente no, non cambierei Vlahovic con Lukaku. Come si fa a rinunciare ad un un 23enne, fortissimo realizzatore, per uno di 30 anni? Lukaku non è un bidone. E’ un ottimo giocatore, ma con caratteristiche completamente diverse da Vlahovic. Li potrei vedere perfettamente bene insieme: formerebbero una grande coppia. Probabilmente Allegri, che vuole Lukaku, sta ragionando sul fatto che sia più congeniale per il suo tipo di gioco perché tiene palla, porta in avanti la squadra e i centrocampisti, come ha fatto con l’Inter con Barella che andava spesso al gol. Però sottoporta Lukaku non è Vlahovic. Se Lukaku dovesse venire e inserito in impianto di gioco a lui congeniale andrebbe bene per la Juve. E poi bisognerebbe capire come viene impiegato Chiesa…»

Si parla di Kessié per la Juve. Per Gambelli è il rinforzo giusto?

«Kessié sarebbe un acquisto top. Lo considero un grande centrocampista, maturo e integro, capace di fare interdizione e cdi ostruire. Non va molto spesso al tiro, ma in mezzo al campo è un giocatore importantissimo. Il suo acquisto sarebbe ottimo perché Pogba avrà un recupero molto difficile e non so se potremo puntare su di lui. Io reputo Pogba tuttora il miglior centrocampista del mondo, ma deve essere al cento per cento».

Oltre a Kessié servirebbe altro alla Juve in mezzo al campo?

«Con Kessié, Rovella, Miretti, Fagioli, Locatelli e Rabiot il centrocampo sarebbe di lusso, super competitivo. A questo punto manderei in prestito uno come Miretti che ha grande potenzialità, ma rispetto a Fagioli mi pare più acerbo».

Senza Conference League questa Juve può vincere subito lo scudetto?

«Io credo di si. La prima Juve di Conte vinse lo scudetto con Giaccherini, Estigarribia, Pepe…Non c’erano grandi giocatori, ma c’era un grande gruppo e non si giocavano le coppe. E quindi c’erano meno infortuni. Guardando le altre squadre non mi sembra che si siano tanto rinforzate. Tutti i più grandi giocatori vanno in Arabia e le italiane devono accontentarsi di giocatori di medio livello. Frattesi non mi sembra un fenomeno, per me Brozovic era più forte. Il Napoli si è confermato e il Milan è tutto da scoprire. Secondo me Allegri può regalarci qualche sorpresa e competere subito per il campionato».

Si ringrazia Riccardo Gambelli per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

Copyright 2024 © riproduzione riservata Juventus News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 45 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l P.I.11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus Football Club S.p.A. I marchi Juventus e Juve sono di esclusiva proprietà di Juventus Football Club S.p.A.