Gambelli: «La Juve ha due problemi, Allegri è in difficoltà» - ESCLUSIVA
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Gambelli: «La Juve ha due problemi, Allegri è in difficoltà» – ESCLUSIVA

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Gambelli: «La Juve ha due problemi, Allegri è in difficoltà». Lo scrittore e tifoso parla a Juventusnews24 – ESCLUSIVA

Riccardo Gambelli, scrittore, commentatore televisivo e grande tifoso della Juve, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24 per analizzare il momento della squadra di Allegri.

Come ti spieghi il crollo della Juventus contro il Benfica?

«La caratteristica di questa Juventus, dall’inizio della stagione, è che parte sempre bene. I primi 20-25 minuti riesce a fare un bel gioco e a creare azioni da gol, come successo col Benfica e non solo. Poi, ad esempio, succede che Kostic sbaglia il 2-0 e in quel momento i portoghesi diventano padroni assoluti di un campo a fronte di una Juventus davvero brutta fino a fine partita».

Da cosa dipende questa difficoltà: è un problema più fisico o più mentale?

«Credo che sia un discorso più che altro fisico causato da una preparazione sbagliata. Per me influiscono molto anche le partite giocate negli Stati Uniti. Guardando il Napoli, la squadra di Spalletti ora sta andando a mille all’ora perché nel precampionato ha affrontato squadre minori e quindi ha avuto modo di prepararsi nella maniera giusta. La Juve, giocando quelle super amichevoli contro grandi squadre, potrebbe aver alterato la sua preparazione. Lo stesso Miretti, a 19 anni, ha gli stessi problemi degli altri, mentre Milik e Paredes corrono fino in fondo perché molto probabilmente hanno fatto una preparazione diversa con Marsiglia e Psg. Il discorso fisico è importantissimo, ma c’è anche un fattore psicologico. Credo che molti giocatori della Juve, purtroppo, siano deboli da questo punto di vista. Cosa vuol dire? Che crollano alla prima problematica. Solo col Psg si è vista una Juve diversa che è venuta fuori nel secondo tempo: è l’eccezione che conferma la regola».

Allegri rischia l’esonero?

«Io ero felicissimo quando è tornato alla Juve. A me ricorda tanto Capello perché è un allenatore pragmatico che bada al sodo. L’ho sempre stimato e potrei ancora essere un “allegriano”. Ora il mister è in grosse difficoltà, ho paura che abbia perso un po’ lo spogliatoio. Di istinto forse mi sarebbe venuto da dire che andasse esonerato, ma poi in società fanno i conti e i ragionamenti. Mandare via un allenatore dopo un mese di stagione non è facile, specialmente per uno che guadagna cifre importanti. A me viene da pensare questo: se i primi 20 minuti la Juve gioca alla grande, vuol dire che ci sono le basi per giocare a quei livelli per l’intera partita o quasi. E allora dico: la colpa di questa situazione è tutta di Allegri? Probabilmente lo staff tecnico ha molte responsabilità e quelle tre partite in America sono state decisive, però ho paura che Allegri abbia perso la squadra. Non vorrei essere nei panni della società. Spero in una reazione contro il Monza che sulla carta dovrebbe essere una partita semplice. Mi dispiace che non ci sia subito la Champions League. Sono in crisi anche io: magari una scossa farebbe bene, ma anche no».

Un eventuale innesto di Del Piero in società, un po’ come ha fatto il Milan con Maldini, potrebbe aiutare tutto l’ambiente a ritrovare la “juventinità”?

«Io in quel ruolo vedrei Chiellini, sarebbe l’uomo ideale. Spero che finisca velocemente la sua esperienza da giocatore a Los Angeles e che torni. Lo vedrei benissimo come collante con lo spogliatoio o in ruolo dirigenziale. Certamente anche Del Piero ha un grande carisma. Non mi è piaciuto molto dopo Calciopoli perché si è un po’ nascosto e non ha difeso la Juve sul discorso degli scudetti che lui ha vinto, anche quelli revocati. Gli riconosco, però, che lui è la Juventus e potrebbe essere utilizzato in quel ruolo anche se per me Chiellini sarebbe l’uomo perfetto».

Quali tra i nuovi acquisti ti ha stupito di più?

«Milik finora è il migliore, è un centravanti vero che fa comodo alla Juve. In generale credo che sia Pogba il colpo più grande. Se lui ritorna al 100%, è uno dei migliori al mondo. Vlahovic? Sta faticando un po’, ma credo che alla fine riuscirà a coesistere perfettamente insieme a Milik».

Al contrario, chi ti ha deluso maggiormente?

«Tra quelli che c’erano, già conosciamo pregi e difetti. Penso a McKennie e a Rabiot che però col Benfica avrebbe potuto far comodo. Dei nuovi Di Maria si è infortunato subito, ma sappiamo che è di un livello superiore. Pogba non l’abbiamo mai visto ancora. A Kostic dò la sufficienza e niente di più perché non si è ancora integrato perfettamente. Purtroppo vedo Cuadrado in grosse difficoltà, non salta più l’uomo e ho paura che per lui si stiano facendo sentire gli anni. Fa anche degli errori difensivi mostruosi. Speriamo che recuperi perché è stato un giocatore determinante in questi anni».

Da tifoso, c’è fiducia per la qualificazione agli ottavi in Champions?

«Io voglio essere fiducioso, finchè c’è vita c’è speranza. Se la Juve fa 6 punti col Maccabi Haifa e vince a Lisbona, poi bisogna vedere cosa fa il Benfica col Psg. Certamente basta un pareggio e la Juve è quasi fuori, per questo deve vincerle tutte. Purtroppo l’altra sera sarebbe bastato un pareggio per limitare i danni, mentre la sconfitta è stato un risultato terribile per il proseguo in Champions».

Per lo scudetto la Juve può dire la sua?

«Io faccio questo ragionamento. Ai bianconeri sono stati “rubati” due punti con la Roma e due punti clamorosi con la Salernitana. E’ stato uno scandalo di entità storiche. Se la Juve avesse questi quattro punti, era prima in classifica e in piena corsa, giocando male. Invece ora è a 4 punti di distanza dalla vetta ed è dura anche in campionato. Il problema è questo, anche se mancano tante partite e il tempo per recuperare c’è».

Tra le altre big, chi ti ha impressionato maggiormente?

«In questo momento il Napoli è la squadra che gioca meglio. Ma credo che alla fine che il Milan sia favorito nuovamente. Poi magari c’è la svolta e rientra in gioco la Juve…Purtroppo quello che è successo con la Salernitana per via del Var ha dell’incredibile, così come i commenti di Gravina. Il calcio in Italia è governato da persone non all’altezza per usare un eufemismo. La cosa che dispiace è che la crisi della Juventus stia facendo passare in secondo piano la vergogna successa domenica scorsa con la Salernitana».

Si ringrazia Riccardo Gambelli per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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