Ghirelli: «Juve unica, la seconda squadra aiuta a vincere gli Scudetti»
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Ghirelli: «Juve unica, la seconda squadra aiuta a vincere gli Scudetti»

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Francesco Ghirelli esalta il progetto seconda squadra della Juventus: ecco le parole del presidente della Lega Pro

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, esalta il progetto della Juventus Under 23. Le sue parole sul sito della Lega Pro.

«Ieri si gioca in Coppa Italia, al 14° minuto del primo tempo supplementare un giovane calciatore, Hamza Rafia della Juventus, segna il goal di qualificazione contro il Genoa. Domenica Rafia aveva giocato in serie C, contro la Carrarese, ed aveva segnato. La Juventus ha fatto giocare Portanova, Dragusin e Wesley, in panchina c’erano Frabotta, ormai stabile in serie A, ed altri tre calciatori giovani della squadra di Serie C. Le nazionali chi fanno giocare della Juventus Under 23? Under 21 sei giocatori; Under 20 sette giocatori; Under 19 quattro giocatori. Vediamo le presenze in prima squadra: nel campionato 2018-19 sei calciatori per 10 presenze; 2019-2020 sei giocatori per quattordici presenze; 2020-2021 tre giocatori per diciotto presenze. Aggiungo due titolari stabili, Frabotta e Portanova. Iniziamo: seconde squadre in serie C. Un processo monco, sbagliato per come è stato fatto partire, condizionato anche dagli interessi di procuratori e mediatori. Si preferisce mantenere le vecchie forme di organizzazione attraverso “i prestiti”. Il progetto valorizza i giovani calciatori? Prima di rispondere faccio una provocazione terribile, perché la Juventus di Andrea Agnelli vince nove scudetti di seguito? Francesco, non puoi collegare al fatto che sia l’unico club che abbia una seconda squadra iscritta al campionato di Serie C. E, invece, oso dire che questo fatto non è elemento secondario poiché dimostra che la Juventus è capace di cogliere le opportunità che si presentano e lo fa subito, nel momento in cui si presentano. Con ciò valorizza i suoi calciatori giovani mettendoli alla prova in un campionato competitivo. Ha un progetto che prevede la valorizzazione sul mercato internazionale e nazionale. Patrimonializza e da giocatori alla nazionale. La mia è una chiara, esplicita, evidente provocazione. Aggiungo che dobbiamo regolamentare le multiproprietà, altrimenti il progetto non funziona perché lascia varchi aperti. Noi siamo la lega che forma e vuol continuare a formare giovani talenti. È venuto il momento di sederci intorno ad un tavolo con la Serie A e la Serie B e ragionare a sistema. Forse possiamo insieme essere complementari per un processo che renda il calcio italiano sostenibile, competitivo e capace di valorizzare giovani calciatori. Noi della C ci siamo».

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