Ghirelli al Next Gen Day: le parole del presidente della Lega Pro
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Ghirelli al Next Gen Day: «La Juve non ha pochi vantaggi dalla seconda squadra»

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Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, interviene alla tavola rotonda sulle seconde squadre nel Next Gen Day. Le sue parole

(inviato all’Allianz Stadium) – Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, interviene nel Next Gen Day alla tavola rotonda sulle seconde squadre, incontro organizzato dalla Juventus a cui prendono parte anche Agnelli, Gravina, Casini e Calcagno. Juventusnews24 ha seguito LIVE le sue parole. CLICCA QUI PER L’INTERVISTA ESCLUSIVA DI RICCIO A JUVENTUSNEWS24


EVENTO NEXT GEN DAY – «Ringrazio Agnelli, Arrivabene, Nedved, Cherubini, tutto lo staff. Ho visto le immagini, quelle immagini ci raccontato una difficoltà iniziale pesante. Ci raccontano la difficoltà sempre che ha questo Paese, che si riflette anche sul calcio, nell’innovare, nel raccogliere un segnale in questa direzione. Abbiamo fatto questa riflessione in un momento particolare: dall’altra parte del mondo si svolge un Mondiale, quindi era il momento giusto per parlare di seconde squadre e settore giovanile, in cui passa un asset fortissimo. Bisogna vedere le esperienze che si vanno compiendo, penso a quella francese. Lì c’è un rapporto molto forte con i club, una cultura multietnica fortissima che ha permesso alla Francia di arrivare poi alla vittoria del Mondiale».

DISCORSI CON GRAVINA – «Partiamo da oggi, che è l’occasione di fare un passo in avanti. Con Gravina, il 18 aprile, venivamo dalla visita al papa e ponemmo la questione sul fatto che l’esperienza non partisse monca e ci fosse bisogno di regole per ampliare il progetto. Ci sono difficoltà: prestiti e valorizzazioni, la FIFA ha indicato delle riduzioni fortunatamente. Questo sposta problemi sul percorso di valorizzazione. Alcune società non entrano allo stadio. Dopodiché possiamo ragionare liberamente sui problemi che abbiamo davanti. Se penso ad esempio ad un’altra esperienza, che riguarda la Primavera, torniamo al Novara che retrocede dalla Serie B alla Serie C. Nel frattempo, nello stesso anno, il Novara vince il Primavera B e sale in Primavera, ma quell’esperienza viene distrutta. Ci sono voluti 4 anni per mettere Primavera 1, Primavera 2, Primavera 3, favorendo un processo. Questo consente di vedere meglio i giovani, ma anche lì abbiamo dovuto discutere anni. La seconda squadra si muove all’interno di un processo che favorisce la crescita, per cui abbiamo bisogno di disponibilità a discutere. Chi è per le riforme discute di tutto».

RENDERE REALTA’ IL PROGETTO – «Per rendere possibile questo progetto, come entrano le seconde squadre? Fino ad ora sono entrate con ‘Se si aprono degli spazi’. C’è bisogno di sedersi attorno ad un tavolo. Alcune non possono entrare perchè ci possono troppi stranieri. Alcune hanno problemi infrastrutturali. Sul piano dei costi, quando ci incontreremo, ne discuteremo. Cosa succede ogni anno ai 400 e oltre giovani che escono dalla Primavera? Con le seconde squadre li valorizzi. La Juventus non ha un risvolto solo in questo ambito, anche all’estero. Anche le altre squadre ne ricaverebbero dei vantaggi. Tra 60 giorni ne discuteremo».

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