Giaccherini: «Momento no inevitabile, vedo ancora Allegri alla Juve. Si esce dalla crisi in questo modo»
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Giaccherini: «Momento no inevitabile, vedo ancora Allegri alla Juve. Si esce dalla crisi in questo modo»

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Emanuele Giaccherini, ex centrocampista della Juventus, ha parlato del momento no del club bianconero: le dichiarazioni

A Tuttosport, l’ex centrocampista Emanuele Giaccherini ha così parlato del momento no della Juve.

MOMENTO NO – «Era inevitabile, un momento così capita in tutte le stagioni: sono poche le squadre che non attraversano difficoltà. Io credo che la Juventus, complici anche alcune assenze – a proposito, quella di Vlahovic con l’Udinese è stata decisiva – abbia ottenuto risultati senza proporre un bel gioco. Però se ti difendi bene, hai compattezza, equilibrio e poi qualità davanti i risultati arrivano e questo cancella le critiche. Quando i risultati mancano è normale che si possa parlare di momento difficile, ma io non lo vedo: la Juve avrebbe potuto perdere punti prima e farli adesso. Per il gioco che ha la Juve, che non propone 15 palle gol a partita come l’Inter, si gioca sempre sull’equilibrio: quindi ci stava un momento così».

EMPOLI E INTER – «Con l’Empoli la Juve è rimasta in dieci a inizio primo tempo e questo è stato determinante. Con l’Inter si è vista la supremazia di una squadra che secondo me ora è seconda, forse, solo al Real Madrid e al Manchester City».

COME SUPERARE QUESTA FASE – «Come dicevo è un momento che ci poteva stare. Secondo me Allegri deve continuare a lavorare come sta facendo, perché se il campionato è ancora aperto è merito della Juve. La stagione è ancora lunga, mancano tante partite e io non credo che sia tutto finito, nonostante la supremazia dell’Inter: può ancora succedere di tutto. Allegri deve rialzare il morale della squadra, che deve ritrovare la cattiveria che l’ha contraddistinta, ragionare per i suoi obiettivi e vedere se ci sarà un calo dell’Inter».

TRIDENTE – «L’allenatore è Allegri, ma farei giocare Yildiz e Chiesa dietro a Vlahovic. Yildiz mi piace tantissimo, trovare un diciottene così forte è difficile: ha personalità, qualità tecnica, gioca con la squadra…».

FUTURO ALLEGRI – «Dovranno deciderlo lui e la società. Io penso che Allegri sia un ottimo allenatore, un grande gestore. La Juve di adesso non è la sua prima Juve e deve metterci più di suo sul campo, dove questi giocatori hanno bisogno di lavorare tanto. A me piace perché è un vincente, anche se negli ultimi anni sta trovando più difficoltà perché ci sono squadre superio- ri: però sta costruendo, inserendo giovani importanti. Io vedo una Juve ancora con Allegri».

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