Inter Juve Coppa Italia: le tre cose che non hai notato
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Inter Juve Coppa Italia: le tre cose che non hai notato

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Inter Juve Coppa Italia: le tre cose che non hai notato del match di San Siro. Gli episodi sfuggiti all’attenzione dei più

Inter Juve Coppa Italia: le tre cose che non hai notato.

1. Saluto Allegri-Inzaghi: dal labiale alla spiegazione finale

Il rituale saluto, abbraccio pre-partita tra Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi è stato animato da un bel siparietto tra i due tecnici. Dalle immagini a bordocampo, si nota come Max dica qualcosa all’allenatore nerazzurro: una parola viene subito captata dal labiale, “Champions”. Complimenti per la semifinale raggiunta o un in bocca al lupo per quello che l’avvenire gli offrirà d’ora in poi al penultimo atto? «Penso abbia fatto i complimenti per le semifinali. Con lui c’è grande rispetto, ci confrontiamo da tanti anni» ha poi chiarito l’ex Lazio nel dopo gara.

2. Bonucci e la sostituzione: cosa è successo davvero

Al 68′, Allegri ha optato per un cambio in difesa, sostituendo il capitano Leonardo Bonucci per far spazio a Danilo. L’iniziale ricostruzione sembrava presagire ad un Leo poco contento di lasciare il campo, con Max che appariva preoccupato della corsa non fluida del suo giocatore in quei minuti di partita. Copione poi appallottolato e gettato nel cestino dallo stesso Bonucci, che nel post-partita ha fatto luce su cosa sia successo davvero al momento del cambio: «Non stavo discutendo, era soltanto perché stavo iniziando ad avere crampi e per non sprecare slot ho detto di tenere in considerazione questo. Poi non so se loro hanno capito che volessi farlo subito, ma non è assolutamente un problema. Non ho mai fatto polemiche su questo e mai le farò».

3. Vlahovic, un’espressione che vale più di mille parole

È stato lui il grande assente di questo Inter Juve. Giustificato, perché già alla vigilia Massimiliano Allegri aveva annunciato il probabile forfait di Dusan Vlahovic a causa di una distorsione alla caviglia rimediata in allenamento. Nessun lumino di speranza: il serbo non ha recuperato, accomodandosi in tribuna a San Siro per supportare da vicino i suoi compagni.

Camicia bianca, look fresco e primaverile per Dusan, ma non di certo la sua espressione in volto. Pizzicato dalle telecamere, il classe 2000 non è sembrato particolarmente soddisfatto di quanto visto in campo, anzi.

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