Juve, hai visto la Champions? Oltre a Thiago Motta e al mercato serve una nuova idea di calcio
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Juve, hai visto la Champions? Oltre a Thiago Motta e al mercato serve una nuova idea di calcio

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Juve, hai visto la Champions? Per competere non basteranno Thiago Motta e il mercato. Serve una nuova idea di calcio

La Juve non ha ancora raggiunto il suo primo obiettivo stagionale: la matematica qualificazione alla prossima Champions League. Ai bianconeri di Allegri serve una vittoria domenica allo Stadium contro la Salernitana già retrocessa per raggiungerlo. Quest’anno, come hanno detto a più riprese i giocatori e lo stesso allenatore, è stato particolare per la Vecchia Signora che non viveva una stagione senza coppe dal 2011-2012. Quella del primo dei 9 scudetti di fila. L’estate scorsa (e non solo loro) speravano che la Juve potesse competere fino alla fine per la conquista del campionato. Il sogno è durato fino all’inizio del 2024. Tra fine gennaio e inizio febbraio con il pareggio con l’Empoli e la sconfitta nel derby d’Italia contro l’Inter. Un po’ di amaro in bocca, alla Continassa, forse a qualcuno sarà rimasto per come sono andate le cose.

La testa della Juve è quindi concentrata sulla partita di domenica che, in caso di vittoria, le permetterebbe anche di arrivare al meglio alla finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo. La società pensa anche al futuro, alla prossima annata e alla nuova Champions League che a meno di clamorosi colpi di scena vedrà partecipare anche i bianconeri. Proprio in questa settimana si sono giocate le semifinali di ritorno che hanno visto trionfare Borussia Dortmund e Real Madrid. I tedeschi di Terzic e gli spagnoli di Ancelotti, espressione di due tipi di calcio diversi, con i loro stili di gioco hanno avuto la meglio di Psg e Bayern Monaco.

C’è da giurare in casa Juve in tanti si siano gustati davanti al televisore le gesta di Hummels, Bellingham e compagni, sperando magari di essere al loro posto il prossimo anno. Ma i bianconeri saranno pronti per competere nella competizione? La Vecchia Signora dal 2017 non arriva in finale. Da quel momento è stato un lento, inesorabile declino. Nel 2018 Allegri venne eliminato dal Real Madrid dopo una rimonta clamorosa al Bernabeu vanificata dal discusso rigore segnato da Ronaldo nei tempi supplementari. L’anno dopo, nel 2019, fu l’Ajax ad eliminare i bianconeri ai quarti. Nel 2020 il Lione fece fuori Sarri, mentre nel 2021 Pirlo venne sconfitto dal Porto. Due anni il Villarreal sconfisse di nuovo Allegri. La stagione scorsa la Juve ha toccato il punto più basso: terza nel girone di Champions League e fuori nella doppia sfida in semifinale di Europa League col Siviglia.

La domanda è lecita: il prossimo anno basteranno il possibile arrivo di Thiago Motta in panchina e il mercato per rendere i bianconeri già competitivi nella nuova Champions League? Fiorentina, Roma e Atalanta hanno dimostrato di potersela giocare alla grande nelle “sorelle minori” con un tipo di calcio di respiro europeo. Quello che Allegri non è mai riuscito a far vedere nel suo secondo triennio juventino. I tempi sono cambiati e un tipo di gioco speculativo come quello che propone Max non va più bene per poter dire la propria fuori dai confini italiani.

Le idee che Thiago Motta ha portato al Bologna sono ideali per cambiare rotta, modulo e pensiero dalla parti della Juve. Non a caso i rossoblù sono proprio a ridosso di Allegri e torneranno a calcare i palcoscenici europei nonostante una squadra priva di veri e propri fenomeni. L’allenatore è stato bravo a proporre uno stile di gioco frizzante, calandolo perfettamente nella realtà a sua disposizione e sfruttando al meglio il materiale a sua disposizione. Non solo, perché grazie a lui tanti giocatori sono migliorati e i giovani si sono consacrati. Tutte doti importanti per un allenatore moderno.

Ma la rosa della Juve va rinforzata. Giuntoli dovrà essere bravo, in fase di mercato, a spendere bene con il poco che avrà a disposizione. Fondamentale sarà migliorare la qualità generale della squadra, a partire dal centrocampo. Tutte le big d’Europa vantano campioni in mezzo al campo. La Juve, al momento, non ne ha. Il futuro di Rabiot è incerto, McKennie è solo un buon giocatore, Locatelli e Weah non convincono e Kostic non si è confermato. Sono lontani, insomma, i tempi in cui c’erano Pirlo, Marchisio, Vidal e (il vero) Pogba. Il colpo Koopmeiners, che si aggiungerebbe al rientro di Fagioli e alla conferma di Cambiaso, sarebbe importante, ma non basterebbe.

In attacco il rebus è grande, vista la situazione contrattuale di Chiesa. Il futuro si chiama Yildiz e il rientro di Soulé darebbe freschezza, ma la alternative Kean e Milik non offrono grandi garanzie. E su Vlahovic c’è sempre lo spettro di un possibile addio in caso di maxi offerta. La difesa ripartirà da Danilo, Gatti e Rugani con Bremer che potrebbe essere sacrificato e Djalo e Huijsen tutti da valutare, mentre Alex Sandro andrà via.

Scegliere il giusto allenatore sarà importante così come prendere i giocatori giusti. Ma la Juve, se vorrà provare almeno a dire la sua nella nuova Champions League, dovrà fare uno sforzo in più. Cambiare una determinata mentalità non è facile. Ma anche per i bianconeri è arrivato il tempo giusto per farlo.

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