Juve, Di Maria è un fuoriclasse: ma ecco a chi hai dovuto rinunciare...
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Juve, Di Maria è un fuoriclasse: ma ecco a chi hai dovuto rinunciare…

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Juve, Di Maria è un fuoriclasse: ma ecco a chi hai dovuto rinunciare… La rinuncia a Dybala ha segnato un cambio di strategia

Fuori Dybala, dentro Di Maria. Quello che a prima vista potrebbe sembrare una banale sostituzione in maglia argentina, in realtà è un cambio di strategia piuttosto marcato nella politica di mercato della Juventus. E a questo punto del campionato è legittimo chiedersi se l’addio di Dybala sia stato un sacrificio necessario oppure già un rimpianto, sicuramente una decisione impopolare che ha preso in contropiede la tifoseria, innamorata della sua Joya al netto degli infortuni e un rinnovo estenuante. A un certo punto infatti Maurizio Arrivabene e la Juventus hanno deciso che Paulo Dybala non avrebbe più fatto parte del progetto Juve, e quindi senza troppi convenevoli, al giocatore è stato dato il benservito due volte nel giro di poche ore: la prima alla Continassa, direttamente al suo agente, la seconda pubblicamente, da parte dell’ad Arrivabene: «Paulo non era più al centro del progetto e abbiamo preso questa decisione. L’arrivo di Dusan ha cambiato l’assetto tecnico della squadra e il contratto di Dybala che non è stato rinnovato».

Una scelta di rottura motivata sicuramente da questioni economiche ma anche tecniche, visto che per ragioni fisiche l’argentino non è mai riuscito a prendersi completamente la Juve. Nella decisione della dirigenza però ha pesato soprattutto il rinnovo di contratto infinito, gestito male con richieste altissime iniziali fino alle ultime schermaglie con l’agente Antun, uomo di fiducia di Paulo Dybala ma con nessuna esperienza in trattative ad altissimi livelli. Un dialogo di mesi e mesi che ha finito per logorare il rapporto fino allo strappo finale, il Covid e l’arrivo di Vlahovic hanno accelerato il processo. Preso e coccolato a 40 milioni dal Palermo, Dybala dopo un flirt con l’Inter è stato ingaggiato dalla Roma a parametro zero, dimostrando di essere ancora in grado di fare la differenza (nonostante una fragilità muscolare che probabilmente si porterà dietro fino a fine carriera) con 11 gol e 6 assist in 24 presenze in giallorosso.

Mentre la Juventus ha virato su Di Maria, inseguendo per settimane un giocatore di 35 anni, e convincendolo ad accettare il progetto ma per un solo anno, a cifre molti simili a quelle di Dybala. Le prestazioni e i colpi di classe del Fideo in questa stagione aumentano il rimpianto di non averlo potuto apprezzare nel pieno della sua carriera e solo fino a giugno, confermando però un cambio di strategia nel mercato juventino, fino a qualche mese fa molto attento ai parametri della sostenibilità e anagrafici. Di Maria può essere l’eccezione, ma negli ultimi anni la programmazione sul mercato è venuta meno con gli addii di giovani talenti come Romero, Demiral, Kulusevski, de Ligt e con l’addio di Dybala la Juventus ha rinunciato a un pezzo del suo futuro.

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