Juve, dal 4-3-3 al 3-5-2: incertezza nel modulo. Qual è la causa?

La Juve non ha ancora un vero e proprio modulo di riferimento: diversi i cambi di Allegri, ma qual è la causa?

La sconfitta di Parigi porta con se tanti interrogativi interessanti ai quali si può cercare di dare una risposta. In primis, ciò che viene da chiedersi, è quali siano le idee nella mente di Allegri in un momento come questo, in cui la Juve è circondata ogni giorno da nuovi infortuni. Ultimo in ordine di tempo è quello di Di Maria, che nonostante si sia allenato con il resto del gruppo l’altro ieri, non è poi partito per la trasferta in casa dei suoi ex compagni. E anche per questo, ma non solo, il tecnico bianconero si è presentato ieri in campo con un 3-5-2 che dalle parti di Torino non si vedeva da un po’ di tempo.

Un modulo che potesse esaltare Bremer e Bonucci (poi non brillantissimi) e che ha dimostrato che Milik e Vlahovic, insieme, possono andare d’accordo. Tanto è uomo di raccordo il polacco quanto è un centravanti boa il serbo, anche se ovviamente l’intesa tra i due è ancora da affinare al meglio. Nel secondo tempo, anche per dare un po’ più di sostegno ad una difesa fino ad allora in balia dell’attacco avversario, si è poi passati ad un più classico 4-4-2, schema di gioco che esalta sulla sinistra la corsa di Filip Kostic, instancabile corridore per 90 minuti e anche più lucido in zona assist con meno campo da dover coprire rispetto alla prima frazione. Ma quando tornerà a disposizione il Fideo, come dovrà giocare questa squadra?

L’unico a poter dare una risposta certa è lo stesso Allegri che, come detto, deve però far fronte per l’ennesima volta con il guaio infortuni. Ma siamo sicuri che la causa sia solo questa? Sia a Firenze che al Parco dei Principi, infatti, Max ha poi dovuto rivedere in corsa i suoi programmi, modificando dalla panchina, prima di qua e poi di là, tutti quei piccoli errori che condizionavano la prestazione dei suoi ragazzi. A Genova è successa la stessa cosa con l’ingresso di Miretti, così come con la Roma l’entrata di Milik è stata dovuta a cause di forze maggiori come un risultato da dover sbloccare (e che poi non si è sbloccato). Tanti punti di domanda ai quali serve un’immediata replica, visto che la stagione è ormai partita e alla pausa per il Mondiale mancano solamente due mesi.