Juve, scocca l’ora di Pellegrini: un mese per convincere Allegri
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Juve, scocca l’ora di Pellegrini: un mese per convincere Allegri

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Juve, scocca l’ora di Pellegrini: un mese per convincere Allegri. Il terzino vuole provare a scalare le gerarchie

Dopo due anni di prestiti è arrivato il momento che Luca Pellegrini aspettava sin dal suo arrivo a Torino: davanti a sé ha finalmente la grande possibilità di giocarsi le proprie carte con la maglia della Juventus. Né Sarri prima né Pirlo poi gli hanno concesso questa opportunità, arrivata soltanto con il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri. Una grande chance che Pellegrini vuole provare a sfruttare fino in fondo.

L’arrivo a Torino

Il terzino è sbarcato a Torino dalla Roma nell’estate del 2019 nell’operazione che ha visto Spinazzola compiere il percorso inverso. 22 milioni di euro il costo del cartellino del laterale classe 1999. Una cifra importante quella versata nelle casse giallorosse per un giocatore che, nonostante il grande investimento, è finito subito ai margini della formazione bianconera. Dirigenza e staff tecnico, di comune accordo, hanno pensato fosse meglio per lui giocare altrove per poter maturare l’esperienza necessaria per vestire in futuro la maglia della Juventus.

Due chance in prestito

Quella che nell’estate del 2019 doveva essere l’alba di una nuova grande avventura ha dato invece il via a due prestiti, uno dopo l’altro, che hanno sì coltivato la crescita del giocatore ma che allo stesso tempo non hanno permesso al classe 1999 di trovare serenità e continuità necessarie per fare il grande salto. Prima tappa a Cagliari, con cui raccoglie 36 presenze, poi il trasferimento al Genoa, in cui gioca molto meno: solo 11 presenze prima del ritorno alla base a fine stagione.

L’occasione giusta

In estate Allegri lo ha valutato attentamente e ha deciso di concedergli una chance, la prima in assoluto a Torino, memore anche di quelle che sono state le difficoltà in quella zona di campo nelle annate passate. Nei due anni precedenti, infatti, con Alex Sandro fermo ai box erano stati impiegati talvolta Matuidi e Rabiot nell’insolito ruolo di terzino. Una soluzione di ripiego, non certamente una regolarità. Anche da qui nasce l’idea di dare fiducia a Pellegrini, che in questo momento rappresenta un rinforzo e una soluzione valida a gara in corso quanto dal primo minuto. Contro la Lazio è arrivata la sua quarta presenza in questa stagione, la seconda da titolare dopo la gara del Maradona contro il Napoli. Ora, complice anche l’infortunio di Danilo (qui i tempi di recupero), il terzino bianconero potrà ritagliarsi probabilmente uno spazio più importante: con lo spostamento di De Sciglio a destra, potrebbe essere proprio lui ad occupare la corsia mancina.

A uno scenario di questo tipo va ad aggiungersi la sempre imprevedibile variante legata al mercato. In caso di offerte ritenute congrue al valore del giocatore, non è da escludere che la Juventus possa dare il via libera ad una nuova partenza, sempre rigorosamente in prestito, del terzino. Una cosa però è certa: Pellegrini vuole provare a scalare le gerarchie e a ritagliarsi da qui alla pausa natalizia uno spazio sempre più importante nella folta rosa di Massimiliano Allegri, sognando di diventare qualcosa in più di una semplice alternativa.

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