Juve, marcia da retrocessione. Il calendario fa paura e senza Champions ballano 80 milioni
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Juve, marcia da retrocessione. Il calendario fa paura e senza Champions ballano 80 milioni

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Juve, così non va: solo 7 punti nelle ultime 8 partite e le altre squadre in lotta per la zona Champions vanno più veloci. E il calendario…

Altro che qualificazione alla prossima Champions League, per la Juventus le ultime otto partite sono da zona retrocessione. Ebbene sì con 1 vittoria, 4 pareggi e 3 sconfitte i bianconeri hanno il quinto rendimento peggiore della Serie A prendendo in considerazione solo le ultime otto partite. I ragazzi di Allegri hanno fatto peggio del Cagliari (8) e sono alla pari del Lecce. Insomma numeri che solo qualche mese fa sembravano surreali. Per trovare una situazione simile bisogna tornare al lontano 2011, ovvero la stagione di Gigi Delneri. 

Dopo il pareggio in casa contro l’Atalanta i bianconeri si fermano, di nuovo in casa, contro il Genoa guidato da Gilardino. Una partita che ha regalato poche emozioni e che ha fatto emergere i tanti punti deboli della Juventus, in campo e fuori. In campo, con il tanto nervosismo dimostrato sopratutto nel finale e che ha visto l’espulsione di Dusan Vlahovic per proteste. Fuori dal campo, invece, con le la ‘lite‘ del tecnico bianconero a Sky, che aumenta ancora di più la pressione su un ambiente già di per sè destabilizzato.

Il calendario in tutto questo non aiuta, perchè dopo la sosta la Vecchia Signora dovrà vedersela con la Lazio dell’ex Tudor, la nuova Roma di De Rossi, un Milan ritrovato, il Bologna dell’osservato speciale Thiago Motta e la stra cittadina contro il Torino, senza parlare di Fiorentina e Monza squadre sempre ostiche da affrontare. Insomma, molte delle concorrenti per l’obiettivo spesso dichiarato da Allegri e dalla società: giocare la prossima stagione la Champions League. Un obiettivo che non può non essere centrato.

Obiettivo Champions League. Sì proprio lei, quella competizione a cui i bianconeri non hanno potuto partecipare quest’anno nonostante il piazzamento in classifica. Oggi, tornare in Europa però è un dovere. Non solo per i giocatori, allenatore e tifosi, impazienti di giocare e di vedere la Juve impegnata nel più bel torneo del calcio europeo, ma anche e sopratutto la società. Un obiettivo che se non sarà raggiunto farà della stagione un totale fallimento.

Il raggiungimento dell’obiettivo Champions è fondamentale per il futuro dei bianconeri: la qualificazione, infatti, vale quegli 80/85 milioni che saranno fondamentali per il prossimo bilancio societario. Insomma, per i dirigenti bianconeri non esiste scenario in cui la Juve non giochi il torneo la prossima stagione. E oltre il lato economico? Ci sarebbero comunque gravi ricadute, in caso di mancata qualificazione, dal punto di vista delle cessioni illustri in estate, del piazzamento nel ranking Uefa e di un effetto domino che potrebbe vanificare anche quanto di buono è stato fatto negli anno d’oro degli scudetti vinti. Insomma, un pass per la prossima Champions League da staccare il prima possibile.

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