Juventus divisa su tre tavoli: allenatore, direttore sportivo, mercato
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Juventus divisa su tre tavoli: allenatore, direttore sportivo, mercato. Cosa può succedere ora

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Juventus divisa su tre tavoli: allenatore, direttore sportivo, mercato. Cosa può succedere ora dopo la chiusura della stagione

La famosa data da cerchiare in rosso sul calendario è finalmente arrivata. Oggi, 5 giugno, quel 5 giugno che Massimiliano Allegri ha più volte indicato come l’alba della nuova stagione. Certo, non sul campo ma sulla scrivania di allenatore e società. Perché dopo un’annata così tormentata tra sentenze, penalizzazioni, c’è ora un verdetto ufficiale: Juventus settima, in Conference League (UEFA permettendo). E dunque possono iniziare ad essere messe nero su bianco le valutazioni per l’annata che verrà, prendendo in considerazione tre tavoli di lavoro: allenatore, direttore sportivo e mercato.

Primo punto: il futuro di Allegri

«Domani (oggi ndr) vado a casa. A luglio ci penserà la società a pianificare come è normale che sia. Calvo ci dirà cosa farà la società il prossimo anno». Così Massimiliano Allegri a Sky dopo Udinese Juve. Ermetico sul suo futuro: si è scoperto poco il tecnico bianconero su quello che succederà nei prossimi giorni, con la sola voglia di scaricare subito la tensione dopo una stagione così complicata e staccare la spina in vista dell’anno prossimo. Con lui o no in panchina? L’intenzione di Max, più volte ribadita, è quella di restare a Torino. Ha ancora due anni di contratto, nella sua testa non gli passa l’idea di mollare. «Lasciare ora sarebbe da vigliacchi», sue testuali parole. Ma se da un lato abbiamo una volontà chiara, forte, dall’altro c’è la società che decide. E definirà nei prossimi giorni anche la posizione di Allegri, tenendo in considerazione che un suo eventuale addio anticipato peserebbe parecchio a bilancio. Possibile incontro nei prossimi giorni per discutere le linee guida da attuare per il futuro, fondando così i pilastri che sorreggeranno la prossima stagione.

Secondo punto: il direttore sportivo

La figura del direttore sportivo sarà centrale per la ripartenza della Juventus. Il prescelto è certamente Cristiano Giuntoli, per il quale è pronto un contratto di cinque anni: prima, però, il ds deve liberarsi dal Napoli, limando così i dettagli con De Laurentiis per la sua uscita dal club campione d’Italia. La pianificazione della stagione che verrà non può però attendere, per questo motivo in attesa di Giuntoli si proseguirà con la struttura societaria che da gennaio in poi ha sopperito alla squalifica di Cherubini. Dunque mercato ancora in mano a Giovanni Manna, promosso negli scorsi mesi dalla Juventus Next Gen per muoversi in prima linea in chiave prima squadra, e punto di riferimento anche in questi primi mesi estivi. Con la possibilità, comunque, di rimanere anche con l’arrivo del nuovo direttore sportivo, nonostante l’interesse di diversi club nei suoi confronti come Empoli e Sampdoria.

Terzo punto: il mercato

La costruzione della Juventus 2023/24 passa attraverso diverse scelte, alcune da prendere definitivamente nei prossimi giorni, come per i giocatori in scadenza a fine mese. E le idee, in questo caso, sembrano abbastanza chiare. Udinese-Juve ha rappresentato, con tutta probabilità, l’ultima vetrina di Adrien Rabiot, Angel Di Maria e Leandro Paredes con la casacca bianconera addosso. Senza Champions, il francese dovrebbe fare le valigie, in cerca di una nuova avventura che possa soddisfare le sue pretese economiche d’ingaggio. Per Di Maria sono subentrati diversi fattori: il rendimento parecchio altalenante, l’età, i costi di un eventuale rinnovo. Tutti segnali che hanno lentamente accompagnato alla porta il Fideo dopo un solo anno a Torino. E poi Paredes, che la luce l’ha vista pochissimo alla Juventus: tanto buio, difficoltà, problemi fisici e un rendimento molto deludente. Niente riscatto, ma un biglietto di ritorno per Parigi. Se l’argentino potrebbe essere sostituito dal rientrante Nicolò Rovella, di ritorno alla base dopo il prestito al Monza, per il dopo Rabiot l’obiettivo principale è Davide Frattesi, ma servirà convincere il Sassuolo e il giocatore con la giusta offerta. Sono altre tre, infine, le situazioni spinose da risolvere. La prima riguarda Arkadiusz Milik, sul quale pende un diritto di riscatto dal Marsiglia. La cifra è invitante, 7 milioni di euro più bonus: mentre qualche mese fa l’acquisto da parte della Vecchia Signora sembrava una formalità, ora il club sta valutando il da farsi. Situazione diametralmente opposta, invece, per Juan Cuadrado: se negli scorsi mesi l’addio sembrava cosa certa (con il contratto in scadenza il 30 giugno), nelle ultime settimane si è aperto un piccolo spiraglio per il rinnovo, con ritocco dell’ingaggio nettamente al ribasso. Anche qui si studia. La mancata qualificazione in Champions, poi, impone delle riflessioni: sarà necessario il “sacrificio” di un big sul mercato? In quest’ottica il nome più accreditato sembra essere quello di Dusan Vlahovic: appetibile in tutta Europa (Bayern Monaco ma anche da diversi club di Premier League) e reduce da una stagione poco felice. Lavori in corso, il mirino è già ben posizionato su ciò che arriverà.

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