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Juventus, la crisi è storica: panchina saltata a ottobre per la prima volta dopo 25 anni e tre cambi in corsa in tre anni. Tutti i record negativi dopo l’esonero di Tudor

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Juventus, la crisi è storica: panchina saltata a ottobre per la prima volta dopo 25 anni. I dati e le statistiche

Un “rallentamento” che è diventato un crollo verticale, una crisi che ora assume i contorni del record storico negativo. L’esonero di Igor Tudor da parte della Juventus, arrivato dopo l’ottava partita consecutiva senza vittorie (tre sconfitte di fila) e 397 minuti di astinenza da gol, non è una decisione come le altre. È un evento “inedito” che rompe due lunghissimi tabù statistici e fotografa la profondità del caos in cui è piombata la Vecchia Signora. Come riportato dai dati statistici, la scelta di sollevare dall’incarico il tecnico croato così presto nella stagione segna un doppio, triste primato per il club.

La prima statistica che salta all’occhio è la tempistica. Erano 56 anni che la Juventus non cambiava allenatore entro il mese di ottobre. Bisogna infatti tornare indietro alla stagione 1969/70 per trovare un precedente simile, quando il tecnico di allora, Luis Carniglia, fu allontanato prematuramente. Quell’esonero così rapido è rimasto un unicum nella storia recente del club, almeno fino a oggi.

La decisione di Damien Comolli, maturata dopo le disastrose prestazioni contro Como e Lazio, segna quanto la dirigenza abbia percepito l’urgenza di uno scossone, senza aspettare (come da tradizione bianconera) la sosta di novembre o la fine del girone d’andata. Il crollo è stato così verticale da richiedere un intervento immediato, superando quella “pazienza” che storicamente caratterizzava il club.

QUI: Esonero Tudor, terremoto in casa Juventus! La ricostruzione di quanto successo e chi sarà il nuovo allenatore – VIDEO di Marco Baridon

Juve, mai tre esoneri in corsa in tre stagioni di fila: è la prima volta

In quella lontanissima stagione 1969/70, la squadra fu affidata a Ercole Rabitti, che riuscì comunque a chiudere il campionato al terzo posto. Una magra consolazione che oggi i tifosi faticherebbero ad accettare. Ma il dato più allarmante, e che testimonia un’instabilità mai vista prima, è un altro.

Come sottolineato dai dati, per la prima volta nella storia del club, la Juventus ha cambiato tre allenatori in corsa in tre stagioni di fila. Un record “inedito” che certifica la fine di un’era. La Juve era sinonimo di programmazione, di lunghi cicli (Conte, Allegri), di fiducia nei propri tecnici anche nei momenti difficili, come aveva ricordato anche l’ex portiere Rampulla (“difficilmente cambia un allenatore durante l’anno”).

Questa statistica, invece, racconta di un club in perenne “confusione totale”. La girandola di panchine (un tecnico esonerato nel 2023/24, Thiago Motta esonerato a marzo 2025, Tudor che lo sostituisce, e ora Tudor stesso esonerato a ottobre 2025) è il sintomo di un progetto tecnico che non è mai realmente decollato.

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