News
Juventus (Corriere): scontro aperto tra Exor e Tether nel consiglio d’amministrazione. Il board ha dato questa inidicazione agli azionisti

Juventus (Corriere): scontro aperto tra Exor e Tether nel consiglio d’amministrazione. Il board ha dato questa inidicazione agli azionisti. Cosa succede
È scontro aperto tra il consiglio di amministrazione della Juventus, guidato dalla holding Exor, e il nuovo socio forte del club bianconero, Tether. Come riportato da Corriere.it, la tensione è alta in vista dell’assemblea dei soci del 7 novembre. Il board juventino, pur avendo formalmente accolto le proposte di integrazione all’ordine del giorno presentate dal colosso delle criptomonete, ha infatti dato una chiara indicazione agli azionisti: votare contro tali proposte.
Il contesto finanziario è delicato: l’esercizio 2024-2025 si è chiuso con una perdita netta di 58,1 milioni di euro. Di conseguenza, l’azionista di maggioranza Exor (al 65,4%) ha deliberato una ricapitalizzazione da 110 milioni. Tether, socia all’11% e guidata da Giancarlo Devasini, ha chiesto di anticipare la discussione sull’aumento di capitale, insistendo per l’inserimento del diritto di opzione per tutti gli attuali soci e per definire immediatamente prezzo e numero dei nuovi titoli.
La motivazione di Tether è la tutela degli investitori attuali. Il big crypto «ritiene che le azioni ordinarie di nuova emissione debbano essere offerte in opzione a tutti gli azionisti, poiché tale modalità garantirebbe la migliore valorizzazione dell’investimento di ciascuno di essi ed eviterebbe fenomeni di diluizione delle partecipazioni al capitale attualmente detenute». Il CDA, al contrario, ritiene la diluizione “limitata” e che il diritto di opzione costringerebbe a uno “sconto più alto” sul prezzo di emissione.
Ma la battaglia è anche sulla governance. Tether chiede più spazio per le minoranze: due posti in CDA (anziché uno) per la lista di minoranza e un posto in ciascun comitato endoconsiliare. A tal proposito, la società stablecoin ha presentato una lista con Francesco Garino e Zachary Lyons, contrapposta a quella di Exor che candida Gianluca Ferrero (presidente), Antonio Belloni, Guido de Boer e altri.
Il board di Ferrero ha respinto la richiesta, sostenendo che «l’attuale struttura è conforme al quadro normativo e regolamentare vigente» e che la richiesta di Tether non persegue «la considerazione e gli interessi degli azionisti diversi da quelli di controllo», ma solo quelli di «uno (e uno soltanto) degli azionisti di minoranza».
Infine, Tether ha chiesto che, in caso di decadenza di un amministratore, il successore sia scelto automaticamente dalla stessa lista. Anche su questo, il CDA ha chiesto all’assemblea di votare contro.
