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Juventus Women, da Girelli a Linari: le compagne raccontano Sara Gama

Juventus Women, da Girelli a Linari: parola alle compagne di Sara Gama che raccontano la loro capitana e il calcio femminile
Nel documentario Numero 3 dedicato a Sara Gama sono intervenute molte delle compagne della capitana di Juventus Women e Nazionale.
SALVAI – Anche da avversaria ho sempre visto Sara come un idolo. Quando era piccola correva sulla fascia in maniera incredibile. Il soprannome ‘Speedy’ credo derivi da quello.
BONANSEA – Sara Gama? Particolare, sa essere dura ma anche sorridente. Quando ero bambina i genitori da fuori si lamentavano del fatto che i bambini dovessero giocare contro le bambine.
GIRELLI – Sara ha questo modo di fare da dura che la porta a farla valere. Adesso siamo professioniste, posso dire che siamo calciatrici e non solo che giochiamo a calcio. Se ripenso a quella bambina che è stata presa per mano dalla mamma è portata a giocare la prima partita… Abbiamo fatto tanti sacrifici ed essere riconosciuti così è bello e gratificante. È il motivo per cui amo questo sport.
HYYRYNEN – Penso che Sara sia molto importante per la squadra sia fuori che dentro il campo.
CERNOIA – Sara è una donna e una calciatrice dalla personalità fortissima.
ROSUCCI – Siamo la generazione che più ha combattuto per arrivare a ottenere dei risultati. Ora siamo professioniste ma dobbiamo continuare a impegnarci ogni giorno per portare il calcio femminile ai massimi livelli europei e globali.
LINARI – Sara ha sempre rappresentato tantissimo i valori del calcio femminile. È una pioniera del nostro movimento. Tutto quello che ha ottenuto è quello che si merita. Quando si raccontano le nostre nostre storie a volte sembra di raccontarne solo una. Abbiamo iniziato tutte in squadre maschile che non prevedevano l’inclusione delle ragazzine. Molte famiglie non aiutavano le ragazze ad inseguire i propri sogni
