Juventus Women, ecco il progetto giovani: scudetto entro il 2026/27. E Braghin ha un obiettivo prima dell’addio 
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Juventus Women, ecco il progetto giovani: scudetto entro il 2026/27. E Braghin ha un obiettivo prima dell’addio 

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Juventus Women, ecco il progetto giovani: scudetto entro il 2026/27. E Braghin ha un obiettivo prima di dare il suo addio al club 

La Juventus Women spera che il suo futuro sia vagamente simile al suo ultimo lunedì: Canzi seduto (un po’ più vicino al campo e un po’ meno in incognito), Roma abbattuta. Era una mezza amichevole, vabé. Braghin a Biella guarda le partite sempre in piedi e da solo in una tribunetta lato settore ospiti: solitamente deserta, non questa volta. Si è dovuto spostare, si è persino accomodato… Che stress questa stagione ma tra poco le vacanze. Ha esultato col pugno alzato al pallonetto di Cantore indemoniata e seconda punta. Ha allargato le braccia irritato quando il quarto ufficiale ha mostrato la lavagnetta con i 6 minuti di recupero. Vabé, era una mezza amichevole ma pur sempre Juve-Roma

Qualche giorno fa abbiamo scoperto, nonostante un bel depistaggio, che il milanese Max Canzi da Pontedera sarà il nuovo allenatore. Era tra le primissime scelte, viene considerato un profilo di alto livello: in effetti ne parlano tutti bene ed ha un curriculum ottimo. Il fatto che abbia un’esperienza quasi nulla col femminile non viene considerato un problema, anzi. Una ventata di freschezza (in stile Soncin l’ha già detto qualcuno? Sì) per scuotere e motivare le ragazze. Finalmente gerarchie azzerate veramente, quasi un altro foglio bianco: per usare una metafora inflazionata e ormai un po’ stancante. Succede che dovrà rimettere insieme i pezzi di un’annata dissestata: il punto da cui ripartire potrebbe essere questo 3-5-2/3-4-1-2 che sembra solido, estetico e piace pure di più alle giocatrici. Benissimo.

Dopo Krumbiegel arriveranno almeno altre 6 pedine in tutti i ruoli più la conferma di Calligaris. Qualcuna a parametro zero e qualcun’altra no: ci sarà un mini tesoretto ricavato dalla cessione di Bonfantini, Nilden ecc., che comunque è meglio dell’aria fritta. Il budget è lo stesso delle ultime sessioni di mercato, cioè non molto. I conti del femminile hanno iniziato a soffrire nel 2022 quando è arrivato il professionismo: costi raddoppiati a fronte di ricavi identici. Meglio quindi non farsi aspettative con nomi altisonanti… Sarebbero disilluse. Una postilla sul probabile addio a scadenza di Grosso: da Vinovo giurano di non aver mai ricevuto offerte per la canadese negli ultimi anni, solo qualche vago cenno di interesse. La Juve è convinta di aver fatto il massimo con una proposta di rinnovo ormai scaduta.

La stagione comincerà circa a metà luglio, poi stimolante mini-tournée negli USA e altra amichevole con una big europea. Si punterà tanto sulle giovani, che ora devono giocare anche per necessità: Beccari e Schatzer hanno già la certezza di rientrare dai rispettivi prestiti. La Juve ha un patrimonio in giro per l’Italia (e non solo) che non può permettersi di disperdere. In questi anni il lavoro svolto a livello di scouting nazionale e internazionale (Pelgander e Sliskovic le ultime arrivate) e sviluppo del settore giovanile è stato super. Per tornare a vincere occorrono un paio d’anni per rifondare il gruppo, una gestione tecnica diversa ed evoluta – senza perdere di pragmatismo – e la fine del dominio Roma. Così può riaprirsi un ciclo trionfale in Italia: l’ambizione di vincere è sempre viva ma la realtà dice che la Juve ha bisogno di tempo per tornare competitiva ai massimi livelli. Ecco perché l’obiettivo fissato sarebbe quello di riabbracciare lo scudetto entro la stagione 2026/27. In Europa le 7/8 top spenders sono inarrivabili ma il proposito buono resta quello essere i primi dei “normali” (così come è stato nell’ultimo biennio, ranking alla mano). Anche qui la meta deve essere terrena: qualificarsi ogni stagione in UWCL e cercare di giocare il Group Stage. Quest’anno potrebbe risultare complicato: si prospetta (non è ancora detto) un sorteggio killer ai playoff di settembre. 

In tutto questo si vocifera che Braghin abbia già confidato a qualche suo collaboratore di essere pronto a dire addio nel 2027, a scadenza del contratto appena rinnovato. Il dg è rimasto per riaprire un ciclo, chiudendo un percorso personale di 15 anni nel club e 10 nella sezione femminile. Una delle richieste della società al momento della firma sarebbe stata quella di formare i giovani successori (Carola Coppo, Massimiliano Mazzetta e Matilde Malatesta) a cui lasciare in eredità un progetto vincente o potenzialmente tale. Il futuro di SB dovrebbe poi essere all’estero, sempre nel femminile. Magari in America dove ogni tanto va in vacanza e ogni tanto scova qualche giocatrice. La Juve ne sta osservando una fortissima (attaccante) per il 2025.

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