Lapo: «Ricordo le parole di mio nonno. Edoardo? Troppe accuse»
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Lapo si apre: «Ricordo le ultime parole di mio nonno. Zio Edoardo? Troppe accuse»

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Lapo Elkann si apre e torna a parlare delle morti di suo nonno Gianni Agnelli e dello zio Edoardo: le dichiarazioni

Lapo Elkann ha aperto il proprio cuore in un’intervista al settimanale Oggi, tornando a parlare delle morti del nonno Gianni e dello zio Edoardo. Le sue dichiarazioni riprese dal Corriere della Sera.

NONNO GIANNI – «Re d’Italia no. E’ stato un magnifico ambasciatore del nostro Paese nel mondo. Ha difeso il tricolore ovunque da tutti gli attacchi. Ha fatto molto per questo Paese, specie nei momenti più drammatici delle crisi economiche, spendendo i suoi rapporti, la sua autorevolezza, il suo prestigio. Ha sempre protetto l’azienda nazionale, non solo la Fiat. Se non fosse stato per lui la Ferrari sarebbe finita a Henry Ford e Alfa Romeo, Autobianchi e Lancia avrebbero avuto proprietà straniere. Per questo oggi, dopo vent’anni, mi provoca dolore ripensare alla sua sofferenza degli ultimi giorni».

LE ULTIME PAROLE – «Tu, tuo fratello e tua sorella dovete restare uniti. Evitate conflitti, evitate litigi. State uniti, vi prego».

ZIO EDOARDO – «Ha avuto molte dita puntate contro, molte sentenze emesse a vanvera. Ma quante persone oggi sono uscite dalla dipendenza, hanno ruoli importanti e conducono vite rispettate? A Edoardo questo allora non fu permesso. E penso, è solo una mia opinione che io per primo e tutta la nostra famiglia avremmo dovuto fare di più stargli vicino».

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