Chiellini è un muro in Juve-Roma: i giallorossi non passano
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LAVAGNA TATTICA – Chiellini è un muro in Juve-Roma: i giallorossi non passano

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Chiellini ha dato alla Juve grande solidità difensiva. I giallorossi tengono palla ma non riescono a rendersi pericolosi

Juve-Roma è stata una partita che ha fatto discutere soprattutto per l’approccio scelto da Pirlo. I bianconeri si sono difesi per larghi tratti del match con un baricentro molto basso, lasciando il pallino del gioco in mano ai giallorossi. Questa disposizione ha di fatto stroncato la pericolosità romanista: gli ospiti hanno tenuto tanto palla ma sono stati poco incisivi in avanti. La Juve si è difesa con ordine e solidità, i reparti erano stretti tra di loro con tutti i giocatori molto generosi e attenti senza palla. D’altronde, Pirlo ha proprio detto che lo scopo era quello di aspettarli in basso per approfittare dei (parecchi) spazi che i giallorossi concedono in transizione.

Considerata la presenza di Arthur e Rabiot in mezzo, due giocatori che faticano a difendere su un campo largo, la priorità era quella di non concedere ripartenze centrali alla Roma. Tra le linee, Mkhitaryan poteva seminare il panico (esattamente ciò che è avvenuto nel match di andata).

Non a caso, l’ammonizione di Arthur è avvenuta in una delle rare ripartenze della Roma, con l’armeno che in campo aperto ha lasciato sul posto il brasiliano: una delle poche volte in cui la Juve era perforabile tra le linee. Pirlo ha cercato quindi di evitare queste situazioni.

La solidità bianconera

Per la verità, come ha detto Fonseca, nei primissimi minuti del match la Juventus ha provato a pressare in avanti i giallorossi. Questi tentativi si sono però rivelati fallimentari: la Roma trovava sempre l’uomo libero (di solito Villar), riuscendo a consolidare il possesso senza troppi problemi. La Juve ha così scelto di aspettare in basso gli avversari. Di certo, il gol di Ronaldo dopo pochi minuti è stato l’ideale per mettere il match in discesa: ha consentito ai padroni di casa di fare il tipo di gara che volevano.

Il 4-4-2 dei bianconeri ha protetto benissimo il centro del campo, impedendo ai giallorossi ricezioni tra le linee. La Juventus è stata duttile e reattiva nella propria strategia difensiva: si stringeva molto per coprire gli spazi interni, con la Roma che faticava nel servire i propri fantasisti in situazioni pericolose. Quando poi gli ospiti erano costretti ad allargare il gioco, la Juve era molto brava nello scivolare in fascia.

Nella slide sopra, si vede come il centrocampo della Juve sia molto stretto, con le ali (McKennie e Chiesa) che ricoprono una posizione molto interna. Per la Roma, è impossibile verticalizzare centralmente: non si può fare altro che allargare la manovra sulle corsie esterne. I giallorossi ieri hanno effettuato l’enorme cifra di 29 cross, un dato che fotografa bene come – senza spazi interni – i capitolini fossero costretti ad aprire in fascia e buttare palloni in mezzo.

Nonostante il molto tempo passato nella propria trequarti, la Juventus è rimasta corta e concentrata fino alla fine. Da segnalare in particolare la prestazione di un Chiellini maestoso al centro dell’area: la sua presenza riesce ad alzare la concentrazione di tutta la squadra.

Nell’azione sopra, vediamo uno dei suoi molti recuperi. Anche in questo caso, la Juve è bassa e corta: Mancini prova a verticalizzare su Mkhitaryan, ma il capitano bianconero è tanto aggressivo quanto preciso nel seguire il movimento dell’armeno, rubandogli palla. Ennesima prova super del difensore juventino.

La solidità di Danilo e Chiesa

In generale, tutti i giocatori bianconeri hanno dimostrato grande attenzione e sacrificio senza palla. Arthur e Rabiot hanno protetto bene la retroguardia, sia coprendo gli spazi tra le linee che difendendo l’area nei cross giallorossi (ben 4 tackle vinti per il francese record, del match).

Vanno elogiate le gare di ali e terzini, che negli scivolamenti laterali se la sono cavata molto bene. La Juventus riusciva così a essere corta e aggressiva in zona palla quando la Roma allargava il gioco.

La Juve è molto corta, Spinazzola è costretto al retropassaggio.

Oltre ad un Alex Sandro molto attento, anche Chiesa e Danilo sono stati preziosi. L’ex Fiorentina, in una partita dove  ha potuto spingere poco, ha dimostrato grande generosità senza palla, supportando sempre il terzino brasiliano.

Danilo se l’è cavata alla grande contro Spinazzola. L’esterno giallorosso ha sollecitato spesso il terzino, che però è sempre riuscito a reggere, senza farsi mai saltare e ribattendo parecchi cross.

Una delle molte situazioni in cui Danilo fronteggia bene Spinazzola, ribattendogli il cross.

Sarebbe sbagliato dire che la Juve stia snaturando i suoi principi: è una squadra che prova sempre a palleggiare in modo fluido dal basso, cosa avvenuta anche ieri in occasione dei gol. Rispetto a inizio stagione, è però notevolmente aumentata la solidità difensiva. Pur difendendosi bassa e lasciando spesso la manovra agli avversari, la Juve ha rischiato poco o nulla, con il piano gara di Pirlo che ha pagato.

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