LAVAGNA TATTICA - Arthur e Locatelli in campo insieme: è possibile?
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LAVAGNA TATTICA – Arthur e Locatelli in campo insieme: è possibile?

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Locatelli e Arthur possono giocare insieme nel centrocampo della Juve? E se sì, perché Allegri non l’ha ancora fatto?

Da quando Arthur è ritornato dall’infortunio, Allegri lo ha schierato dal primo minuto solo contro il Verona. Il brasiliano ha però molto sofferto il contesto fisico della partita, con il pressing del Verona che ha stroncato la costruzione bianconera. C’era troppa distanza tra Arthur e gli altri giocatori/centrocampisti, ossia il contesto peggiore in cui inserire l’ex Barcellona, che infatti ha fatto una brutta partita. Arthur è uscito nel secondo tempo, con Locatelli che è entrato al suo posto.

Ma perché Allegri non li ha praticamente mai schierati insieme (a parte nel finale contro la Roma)? Probabilmente, in una squadra che oggi concede troppo, l’allenatore pensa che la squadra si potrebbe permettere uno solo dei due, abbinandolo a centrocampisti più solidi difensivamente. Teoricamente, sono due calciatori molto complementari: sono infatti due giocatori tecnici che amano fraseggiare sul corto con chi parla la loro stesa lingua. Entrambi beneficerebbero di un altro mediano vicino loro che dà soluzioni di passaggio, porta via l’avversario e si muove molto. Vediamo spesso partite in cui Locatelli è totalmente isolato, in cui la Juve o passa da lui o non riesce a costruire. Per gli avversari è quindi relativamente facile bloccare il possesso bianconero. La presenza in contemporanea di Arthur aiuterebbe molto l’ex Sassuolo, consentendogli di toccare più facilmente palla ed essere nel vivo del gioco (migliorando sensibilmente la manovra bianconera).

Non vanno però dimenticati, prima di analizzare qualsiasi scenario, i principi tattici dell’allenatore. Allegri ha sempre plasmato squadre che non cercano né di pressare in avanti, né di tenere a lungo palla. Le sue Juventus, compresa questa, anzi adottano una difesa di posizione molto bassa e accorta, preferendo spesso attaccare su distanze e più dilatate. Questo è un contesto poco adatto sia per Locatelli che per Arthur, soprattutto il secondo, che anzi ha bisogno di squadre dominanti con la palla. Inoltre, il brasiliano si esalta nel gioco corto e nel fraseggio sul breve. Il contrario della Juve di Allegri, che mira ad allungare le distanze tra i calciatori, ad alzare molto la palla e a sfruttare molto i cambi di gioco.

Insomma, per inserire entrambi i calciatori, il tecnico toscano dovrebbe modificare un po’ il suo “credo” e cambiare le caratteristiche della propria squadra. Alla luce dei molti problemi che la Juve sta dimostrando, vale però la pena rischiare. I calciatori più forti devono giocare, ed Arthur e Locatelli alzano di parecchio il tasso tecnico della squadra.

 

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