Arthur e Bentancur fanno la differenza in mezzo: cosa ha cambiato Pirlo
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LAVAGNA TATTICA – Arthur e Bentancur fanno la differenza in mezzo: cosa ha cambiato Pirlo

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Arthur ha disputato una grande partita in Juve-Bologna. La nuova soluzione tattica di Pirlo funziona

Doppio mediano

Contro il Bologna, la Juve è stata brava ad approfittare dei molti spazi concessi dagli avversari. I felsinei hanno un atteggiamento aggressivo e intenso senza palla, la voglia è quella di recuperare il possesso in zone alte del campo. Tuttavia, questo si traduce spesso in disordine, confusione e tanti buchi, situazioni dove i bianconeri sono andati a nozze con parecchi attacchi in campo aperto.

La Juve è quindi riuscita a manomettere con facilità il pressing rivale, soprattutto grazie a un Arthur sontuoso, che ha inciso con e senza palla. Con lui e Bentancur contemporaneamente in campo, lo scaglionamento della squadra è più simile al 3-2-5 di inizio stagione, visto che i due giocano molto vicini tra di loro.  Il doppio mediano rendeva più difficile al Bologna il pressing per vie centrali: i due centrocampisti si associavano bene e frequentemente tra di loro, scambiandosi spesso di posizione. Il brasiliano ha toccato una valanga di palloni e ha gestito il possesso ottimamente in diverse zone del campo: a seconda della situazione, sapeva se temporeggiare o se invece verticalizzare.

Come ha correttamente detto Pirlo nel post gara, l’ex Barcellona è una risorsa fondamentale durante il pressing avversario. Arthur Melo tiene molto bene la palla grazie a una protezione superba: ciò dà i tempi giusti per uscire in modo pulito.

 

Quello della Juve è un 3-2-5 più che un 3-5-2. I due mediani giocano molto vicini tra di loro. 

Nel vivo del gioco

In molte gare, come per esempio a San Siro, la circolazione di palla era stata quanto orizzontale e sterile. La Juve faticava a trovare liberi i propri centrocampisti, con i difensori che se la passavano tra di loro. Ciò non è avvenuto contro il Bologna, visto che i due mediani si sono rivelati molto accentratori nel palleggio: insieme a Cuadrado, sono stati proprio Bentancur e Arthur ( uscito al 77′) i giocatori bianconeri con più passaggi effettuati.

 

Nella slide sopra, una delle molteplici situazioni in cui la Juve trova libero uno dei mediani. I bianconeri allargano il gioco in fascia per poi tornare dentro, servendo Bentancur. I bianconeri superano così il pressing bolognese.

La presenza di Bentancur a fianco consente al brasiliano di sganciarsi di più in avanti, con l’uruguagio che ha compiti importanti nelle transizioni difensive e nel riaggredire a palla persa: la priorità è quella di evitare i troppi spazi tra le linee visti nelle ultime partite. Arthur non è certo un giocatore in grado di coprire ampie porzioni di campo a palla persa, è necessario vicino a lui un giocatore più dinamico e intenso come appunto Bentancur. Nel post match, Pirlo ha detto questo: “Abbiamo parlato con Arthur. Lui preferisce giocare leggermente più avanzato, lasciando compiti più difensivi a un altro centrocampista.”

Avanzando la sua posizione, Arthur si avvicina ai suoi compagni, dandogli più soluzioni sul corto. Un esempio nella slide sopra, in cui – sulla trequarti – serve bene Bernardeschi tra le linee. Quando la Juve attacca di posizione, l’ex Barcellona è la pedina in grado di gestire meglio i tempi della distribuzione, dando fluidità e varietà al palleggio. Lo scopo deve essere quello di avvicinarlo ai giocatori di qualità.

E’ senza dubbio vero, come detto da Pirlo, che Arthur ha un’interpretazione molto “spagnola” del calcio, ma spesso ci sono preconcetti quando viene criticato per i suoi troppi passaggi corti/orizzontali. Quando c’è il compagno libero, il sudamericano lo serve sempre bene e con i tempi giusti. Se temporeggia e non la scarica è perché, banalmente, mancano le soluzioni di passaggio e non c’è quindi smarcamento da parte dei compagni.

In costante movimento

Le qualità tecniche sublimi di Arthur sono abbinati a un continuo movimento senza palla, sia in orizzontale che in verticale. Il brasiliano non è mai veramente fermo, ma bascula ovunque leggendo ottimamente la zona in cui può ricevere libero. In questo modo, dà sempre possibilità ai compagni di poterlo servire, con il brasiliano che diventa un appoggio fondamentale per la manovra.

Nell’azione sopra, per esempio, si sgancia molto bene in avanti scambiandosi di posizione con Bernardeschi. Nessun giocatore del Bologna lo segue, Bonucci lo trova quindi libero.

Insomma, dopo un iniziale periodo di adattamento, sembra che Arthur si sta finalmente prendendo la Juve. La nuova soluzione adottata da Pirlo, con Bentancur leggermente più basso, sembra esaltare le grandi qualità tecniche e associative del brasiliano. L’ex Barcellona sembra imprescindibile nel rendere la Juventus più dominante con il pallone.

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