LAVAGNA TATTICA - Locatelli è ovunque in Juve Genoa: perché è decisivo
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LAVAGNA TATTICA – Locatelli è ovunque in Juve Genoa: determinante nel palleggio e in fase difensiva

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Locatelli è stato tra i migliori in Juve-Genoa. L’ex Sassuolo si è mosso molto, incidendo in tutte le fasi di gioco

Juve-Genoa è stata forse l’unica partita a senso unico della stagione bianconera, un dominio ininterrotto dall’inizio alla fine (27 tiri a 0 in favore dei bianconeri). Allegri ha adottato un 4-2-3-1 la cui più grande particolarità era forse la libertà tattica concessa a Bernardeschi. L’ex Fiorentina svariava molto sul terreno di gioco, lo vedevamo spesso anche a destra vicino a Kulusevski e Dybala. Oltre all’assist per la Joya, Bernardeschi è stato più incisivo del solito in zona di rifinitura, con 4 passaggi chiave (nel primo tempo ha messo una palla molto bella per De Ligt). Purtroppo, ancora una volta ha deluso al momento della finalizzazione: 6 tiri, ma nessuno pericoloso, vanificando situazioni interessanti.

Il migliore in campo è stato un Locatelli dominante e sempre nel vivo del gioco. Spesso la Juve fatica a trovare libero il proprio play, soprattutto quando gli avversari pressano bene in avanti (i bianconeri devono assolutamente migliorare in quelle situazioni). Complice lo scarso agonismo genoano, i padroni di casa riuscivano a imbeccare Locatelli senza alcun patema. L’ex Sassuolo è stato comunque abile a muoversi molto, con ottime rotazioni posizionali che davano imprevedibilità alla costruzione.

Capitava spesso, per esempio, che Pellegrini si alzasse per dare ampiezza e Locatelli si abbassasse alla sinistra di Chiellini, diventando momentaneamente terzo di difesa della Juve.

Un esempio qui, con Locatelli che premia l’intelligente movimento di Bernardeschi a venire incontro.

Oltre che dare ordine e guidare la costruzione della Juve, Locatelli ha anche offerto smarcamenti offensivi degni di nota. Non rimaneva bloccato dietro, ma anzi capitava spesso (molto più di Bentancur) che si buttasse dentro per attaccare gli spazi. Ha dialogato bene sia con Bernardeschi che con Pellegrini. A volte Locatelli provava a lanciarli in profondità, mentre in altre circostanze era lui stesso a buttarsi dentro a sinistra. Spesso sembrava una mezzala.

Locatelli si apriva molto a sinistra. Nella prima slide, si butta dietro Ghigglione e va al cross, mentre nella seconda prova a lanciare Pellegrini in difficoltà.

Quando poi c’era modo di verticalizzare alle spalle della difesa genoana, Locatelli si prendeva la responsabilità di fare giocate difficili. Come in quel bellissimo filtrante della difesa in cui di prima lancia Kulusevski verso la porta. Insomma, l’ex Sassuolo (94 passaggi per lui), ha fatto una prestazione molto completa in fase di possesso. Era l’uomo che guidava la prima costruzione, colui che faceva risalire la squadra e anche quello che innescava i fantasisti.

La giocata di prima verso Kulusevski.

Il suo gesto tecnico più importante è stato però quello difensivo che ha fatto circa 1′ prima del gol di Dybala, un’azione che ha salvato la Juve. Su un palla  persa, per una volta la Juve è messa male. Il Genoa può mandare la punta in porta, ma Locatelli  – con un intervento da grandissimo mediano intercetta il passaggio e salva la Juve.

Contro il Genoa, Locatelli ha dimostrato la sua completezza. Se la Juve riuscisse più volte a esaltare la sua tecnica, l’intera squadra ne beneficerebbe.

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