LAVAGNA TATTICA - Cosa la Juve di Pirlo deve temere della Roma
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LAVAGNA TATTICA – Cosa la Juve di Pirlo deve temere della Roma

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Dopo la vittoria all’esordio, la Juve di Pirlo affronta la Roma. Si tratta del primo test probante

Come è andata Verona-Roma

La settimana della Roma è stata scossa dalla sconfitta a tavolino in casa del Verona. Sul campo, la prestazione dei giallorossi era però stata buona. Contro un avversario ostico e intenso, gli ospiti hanno creato abbastanza in zona gol, non riuscendo però a sbloccare la partita. Fonseca si è lamentato nel post gara dell’assenza di un centravanti: Dzeko infatti non aveva giocato, poiché in procinto di passare alla Juve (trattativa poi non concretizzatasi).

Non a caso, la Roma ha giocato al Bentegodi con un attacco leggero formato da Pedro, Pellegrini e Mkhitaryan. I tre agivano molto vicini tra di loro per combinare sul breve e mandare fuori posizione le marcature a uomo del Verona. Col rientro di Dzeko vedremo però una Roma più simile a quella che abbiamo conosciuto.

Coprire bene la palla

Spinazzola è stato uno dei migliori in campo in Hellas Verona-Roma. I giallorossi aprivano bene il gioco su di lui: i dribbling dell’ex Atalanta, che ha saltato diverse volte Faraoni, consentivano agli ospiti di perforare il sistema difensivo avversario. Spinazzola ha infatti effettuato la bellezza di 6 dribbling nel primo tempo.

Come abbiamo scritto, la Juve di Pirlo si difende con un 4-4-2 senza palla. Nel primo tempo del match contro la Sampdoria, i bianconeri sono riusciti a coprire bene la palla: i blucerchiati volevano utilizzare soprattutto il cross per rifinire, allargando il gioco e riempiendo l’area con tanti uomini. La Juve era però molto brava a scivolare in zona palla, con la Samp che spesso non è riuscita ad andare al cross.

Sarà importante replicare questa efficacia contro i giallorossi, soprattutto sul lato di uno Spinazzola che quando può puntare l’avversario è in grado di generare costantemente superiorità numerica.

https://twitter.com/NikovskiBranko/status/1308027318301011968

Un esempio nella foto sopra, in cui Cuadrado raddoppia bene in supporto di Danilo. La Sampdoria non riesce ad andare al cross.

Non va poi dimenticato che, con la presenza di Edin Dzeko dal primo minuto, i giallorossi esaspereranno come al solito la ricerca del bosniaco. Il centravanti è un maestro nel venire incontro e pulire palloni, tanto nella trequarti offensiva quanto nel cerchio di centrocampo. Riesce a prevalere fisicamente sull’avversario, controllare la palla e smistare il gioco. Si tratta di una risorsa cruciale per la risalita del campo, che spesso si tramuta quasi in un regista offensivo.

La Juve dovrà essere brava con i mediani a toglierli rifornimenti, così come i difensori dovranno essere bravi ad accorciare su di lui e a vincere i duelli individuali.

Nella slide sopra c’è una situazione da evitare. Su una verticalizzazione dal basso, Dzeko viene incontro (portando via il difensore) e spalle alla porta lancia Zaniolo in profondità, che può aggredire lo spazio creatosi. In tal modo, la Roma trova la via del gol. Pedro e Mkhitaryan possono esaltarsi in queste situazioni, quindi la Juve dovrà difendersi bene.

Come far male alla Roma

Da quel che trapela, i giallorossi dovrebbero giocare con Santon quinto a destra nel 3-2-4-1. Non essendo un giocatore particolarmente solido, i bianconeri potrebbero cercare di sfondare su quel lato: come abbiamo visto contro la Sampdoria, la Juve si schiera con un evidente 3-2-5 in fase di possesso. Gli esterni danno ampiezza e le punte giocano dentro al campo.

Il 3-2-5.

Si sono però viste anche rotazioni interessanti a sinistra, con Ronaldo che si apriva e Frabotta che compensava i suoi movimenti. La Juve potrebbe utilizzare queste situazioni per creare superiorità numerica sul lato di Santon.

Inoltre, Fonseca potrebbe utilizzare Pellegrini mediano insieme a Veretout, con la Roma che sarà più fragile centralmente. Come terzi di difesa, agiranno Kumbulla e Mancini, due difensori molto aggressivi che si staccano per inseguire l’uomo anche in zone profonde del campo.

La Juve dovrà essere brava a portarli fuori posizione per attaccare poi lo spazio alle spalle. Contro la Samp, i 3 attaccanti hanno combinato bene molto vicini tra di loro: sarà importante che lo facciano con efficacia anche all’Olimpico.

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