LAVAGNA TATTICA - Verona Juve: l'importanza di Arthur al Bentegodi
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LAVAGNA TATTICA – Verona Juve: l’importanza di Arthur al Bentegodi

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Arthur dovrebbe partire dal primo minuto in Verona Juve. Ecco perché sarà uno dei giocatori più importanti della partita

Dopo il crollo casalingo contro il Sassuolo, che ha interrotto una striscia positiva, la Juve deve assolutamente rilanciarsi. Cercherà di farlo contro una delle formazioni più in forma del campionato, ossia il Verona di Tudor (che vincendo contro i bianconeri li raggiungerebbe addirittura a quota 15 punti).

Il test sarà probante anche per le caratteristiche dell’avversario. L’eredità di Juric è ancora molto forte nonostante Tudor abbia caratteristiche diverse. Il Verona è una squadra molto aggressiva nel pressing, una formazione fisica che cerca costantemente di sporcare la costruzione avversaria. Non a caso, è la quarta formazione del campionato per indice PPDA più basso: in pratica, è la quarta squadra che fa passare meno passaggi prima di tentare un recupero del pallone. Un dato che la dice lunga sull’atteggiamento dell’Hellas.

Di recente, la Juventus ha faticato molto a costruire contro chi ha provato a pressare in avanti (basti pensare ai pochi palloni toccati da Locatelli). La squadra è troppo ferma e rigida, con i giocatori marcati e un movimento senza palla quasi assente. I bianconeri faticano molto sia a consolidare il possesso, sia a innescare i propri calciatori offensivi in modo pulito.

Due esempi qui. Squadra statica e giocatori troppo lontani tra di loro. Alex Sandro è costretto a tornare indietro.

Al Bentegodi, Arthur dovrebbe giocare dal primo minuto al posto di un esausto Locatelli. Finora il brasiliano è sempre e solo entrato a gara in corso: oggi dovrebbe esordire da titolare in uno dei contesti più fisici della Serie A. Contro le marcature a uomo del Verona, Bentancur e Rabiot dovranno supportarlo nel migliore dei modi. Contro il Sassuolo c’era una distanza troppo ampia tra il play e le altre mezzali, di conseguenza mancavano spesso soluzioni di passaggio al portatore. A Verona la Juve dovrà invece cercare di muoversi meglio senza palla, ossia la principale lacuna delle scorse settimane. La tecnica di Arthur può essere un valore aggiunto, ma bisogna che l’intera squadra assecondi le sue caratteristiche, dandogli soluzioni di passaggio ed evitando di lasciarlo solo, dove può soffrire l’aggressività rivale.

In fase di non possesso, i bianconeri devono invece fare attenzione alla fisicità rivale. Il Verona gioca molto sul lungo, con tanti cambi di campo per i quinti e lanci su Barak. Nel caso giocasse Rugani, la Juve dovrà essere rapida sulle seconde palle, evitando che il difensore ex Empoli venga sovrastato.

 

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