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Le Pagelle di Pescara-Juventus

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Juve corsara in quel di Pescara, dopo i primi venti minuti a basso regime, la doppietta del Pipita spacca il match che finisce 2-0 per le zebre bianconere sempre più soli al comando

Neto 6 Attento, pronto, nelle poche volte in cui viene chiamato in causa

Lichsteiner 6 Lo svizzero svolge un discreto lavoro sulla sua fascia di competenza, senza alcun squillo

Barzagli 6.5 Buona gara nei suoi standard senza mai soffire gli avanti pescaresi

Rugani 7 Il migliore in difesa per movimenti, lettura delle manovre avversarie e chiusure tempestive, il migliore in campo senza mai sbagliare un pallone

Asamoah 6 Sprinta sulla fascia mancina ma sa farsi trovare pronto quando c’è da battagliare

Marchisio 6.5 Claudio è in netta ripresa di forma e lo dimostra giocando con fluidità, visione di gioco, interdizione e corsa

Pjanic 5.5 Allegri lo riprende più volte, il bosniaco alterna buone cose, come la costruzione del secondo gol, a situazioni non positive con alcuni errori: sottotono

Cuadrado 7 Fino al primo gol a dir poco irritante, tanto che Allegri manda a scaldare Lemina, poi fa schioccare la scintilla e diventa immarcabile, nella prima rete i meriti sono tutti suoi

Dybala 6 Prova a mettersi in luce, qualche ripartenza e gestione palla, ma non brilla più di tanto anche a causa di tanti falli subiti e per colpa di un fallaccio di Muntari deve lasciare il campo al 52′ sperando non sia nulla di che

Mandzukic 6 Poco lucido sotto rete, qualche erroere di troppo, ma il raddoppio di Higuain è merito suo con un’assistenza a centro area al bacio, solito combattente

Higuain 7 Comincia maluccio, poi sale di concentrazione e realizza una doppietta con pezzi di bravura tipici suoi, un centravanti incredibile, e sono 29 successi personali in stagione

Rincon 6 (dal 45′) Buon lavoro in mediana con grinta, sufficienza piena

Sturaro 6 (dal 53′)  Mette le sue armi in campo, corsa e aggressione, un inserimento ottimale sotto porta all’ora di gioco che meritava il rigore in favore

Lemina (dal 87′) S.V.

Allegri 7 La sua Juventus non gira granchè nei primi venti minuti e lui si imbufalisce, manda a scaldare Lemina e Rincon per dare avvisaglie chiare a chi sta facendo poco, cambia Pjanic nell’intervallo, una Juve con ritmi bassi ma vincenti e in allungo in graduatoria. Una giornata in meno allo scudetto a + 8 dalla Roma

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