Legrottaglie: «Negatività tra tifosi, ma il progetto Pirlo mi entusiasma»
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Legrottaglie: «Negatività tra tifosi, ma il progetto Pirlo mi entusiasma» – ESCLUSIVA

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Nicola Legrottaglie, ex difensore della Juventus e tecnico, parla in esclusiva a JuventusNews24

Nicola Legrottaglie, ex difensore della Juventus, parla in esclusiva su JuventusNews24.com. Una piacevole chiacchierata col tecnico che promuove il progetto dell’amico Pirlo.

L’avventura di Pirlo sulla panchina della Juventus sta per cominciare davvero. Sensazioni e aspettative?
«Mi aspetto il meglio per Andrea che oltre ad essere un collega è un grande amico. Mi aspetto possa mettere la Juve davanti a tutti. Sicuramente farà di tutto per riuscirci. In questo periodo sento parlare solo dei pericoli e delle difficoltà che potrebbe incontrare sulla sua strada. Bisogna essere positivi, io credo che il progetto di Pirlo possa essere bello, entusiasmante. Poi le difficoltà le incontrano tutti, ma si superano».

Cosa può dare Pirlo alla Juventus?
«Può portare idee, esperienza di campo, carisma, imprevedibilità. Ha studiato il mestiere e conosce bene l’ambiente. Le persone che lo accompagneranno in questa esperienza saranno sicuramente fondamentali. Da Tudor a tutto lo staff».

Quali giocatori potrebbero giovare maggiormente dell’arrivo di Pirlo?
«Non so chi comprerà la Juve, ma molto dipenderà dai principi di gioco che Pirlo trasmetterà e svilupperà. Lo capiremo dal suo modo di impostare la squadra che al momento è ignoto a tutti. Sicuramente i centrocampisti potranno imparare molto dalle sue dritte e dalla sua genialità».

Ma l’esonero di Sarri dopo una sola stagione se l’aspettava?
«Era un progetto pluriennale, quindi normale essere sorpresi da un simile finale. Ma la Juve avrà avuto i suoi motivi, motivi che noi non possiamo conoscere fino in fondo. Il tifoso della Juventus però ora si deve fidare della società. Avverto troppa negatività, direi che negli ultimi anni non è andata troppo male…».

Pirlo potrà contare su un Chiellini a pieno regime?
«Al di dà dell’apporto in campo, che dipenderà soprattutto dalla sua condizione fisica. Per Andrea Chiellini sarà imprescindibile nello spogliatoio, così come Bonucci e Buffon».

Quali avvicendamenti in difesa per la prossima stagione?
«Credo che ad Demiral possa sostituire De Ligt ad inizio stagione, io lo vedrei molto bene sopratutto nella difesa a tre. Quest’ultima ipotesi secondo me potrebbe essere molto interessante per Pirlo, credo che la valuterà».

Romero può starci nella Juve?
«Sarà direttamente Pirlo a valutarlo. È difficile immaginarlo ora: un conto il Genoa, un conto è la Juve. Un conto la bassa Serie A, un conto la Champions. Ma se la Juve l’ha preso, significa che Paratici ha visto qualcosa in lui».

Conte che non vince significa fallimento?
«Paradossalmente sì, e questo ti fa capire bene di chi si sta parlando. Ma Conte non è un allenatore che si può mettere in discussione. Dovunque sia andato si è sempre fatto valere. Ha portato l’Inter in finale di Europa League e al secondo posto a un punto dalla Juve. Era alla prima stagione in nerazzurro: è un buon punto di partenza. Io credo che l’anno prossimo l’Inter possa essere favorita per lo scudetto, o perlomeno partirà alla pari con la Juventus».

Quindi resta all’Inter…
«Valuterà lui. L’importante è che continui ad allenare. È un patrimonio del nostro calcio».

Prima Marotta, poi Conte, ora si parla di Allegri: l’Inter sta provando a trapiantare il modello vincente della Juve?
«Il modello Juventus non è un franchising, ma è giusto prendere spunto da chi sa come vincere. Se una figura lavora bene in una realtà, non vedo perché non si possa traslare in un altro contesto. Non è copiare, anzi: chi sa vincere aiuta a vincere. Fossi nella Federcalcio farei lo stesso, ne beneficerebbe tutto il nostro movimento. Sarebbe stupido non prendere esempio da una società come la Juve».

Come prosegue il percorso professionale di Nicola Legrottaglie?
«Io sono in una fase di continua crescita, ho fatto esperienze in tutte le categorie. Dal settore giovanile, alla Serie A. Ora sono pronto per un ulteriore passo: aspetto un progetto in cui le mie idee possano sposarsi con l’identità della società. Sono pronto per continuare ad allenare. Per il momento c’è stato qualche approccio, ma nulla di concreto».

Se dovesse arrivare mai una proposta della Juve?
«La Juve è casa mia, è la mia famiglia. Sette anni lì non si dimenticano, non potrei dire di no. Sarebbe una proposta che valuterei con tanta gioia e prospettiva. Certo, l’incarico dovrebbe coincidere con la mie ambizione. Ma per me sarebbe difficile rifiutare».

Si ringrazia Nicola Legrottaglie per cortesia e disponibilità mostrate in occasione di questa intervista

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