Il Lione replica a Gunnarsdottir: «Abbiamo rispettato la legge e ti abbiamo agevolata»
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Il Lione replica a Gunnarsdottir: «Abbiamo rispettato la legge e ti abbiamo agevolata»

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Il Lione replica a Gunnarsdottir: «Abbiamo rispettato la legge e ti abbiamo agevolata». Il comunicato della società francese

Con un comunicato ufficiale il Lione ha replicato alle accuse della sua ex centrocampista Sara Gunnarsdottir, oggi alla Juventus Women. L’islandese ha vinto la causa per il mancato riconoscimento di tutto lo stipendio durante la gravidanza e soprattutto – da questo si difende il club francese – ha lanciato gravi accuse verso la sua vecchia società.

IL COMUNICATO – L’Olympique Lyonnais è sempre stato un club all’avanguardia nel calcio femminile e sostiene le atlete in ogni momento della loro vita. Abbiamo sempre rispettato la legge francese, che a volte abbiamo trovato troppo restrittiva su questi temi. Pertanto, ci siamo sempre battuti per una maggiore protezione dei giocatori su questi punti. Abbiamo fatto tutto il possibile per supportare Sara Björk Gunnarsdóttir nella sua maternità, così come nel suo ritorno ai massimi livelli. Su sua richiesta, abbiamo accettato di concederle il congedo di maternità in Islanda, suo paese di origine. Quando è tornata in Francia, dopo la nascita di suo figlio, abbiamo fatto di tutto per favorire il suo ritorno ad alti livelli in condizioni che le consentissero di vivere al meglio la sua nuova vita di madre, e il suo ritorno alle competizioni, grazie in particolare ad un accompagnamento avanzato, come abbiamo fatto con Amel Majri. Questo tema ci sta particolarmente a cuore e siamo orgogliosi di averla accompagnata (Majri ndr.) in questi mesi, per tutta la gravidanza fino al suo ritorno in campo contro la Soyaux, permettendole anche di viaggiare con sua figlia e la sua tata.

Negli ultimi mesi, la FIFA ha scelto di stabilire per la prima volta un quadro normativo per i calciatori che devono vivere la maternità durante la loro carriera. Cosa di cui siamo felici. La FIFA ora ci sta criticando per non aver offerto un altro lavoro a Sara Björk Gunnarsdóttir durante il suo congedo per malattia e poi per la maternità, ma la legge francese ci vieta di farlo e la giocatrice ci aveva espressamente chiesto di poter tornare a vivere in Islanda, cosa che avevamo accettato. Siamo orgogliosi di aver annoverato Sara Björk Gunnarsdóttir nella rosa dell’Olympique Lyonnais. Le nostre strade si sono separate per motivi prettamente sportivi. Se desidera aiutarci oggi a migliorare ulteriormente la legge francese, saremmo felici di poterla coinvolgere nei nostri sforzi al fianco di Amel Majri per consentire a tutte le atlete di vivere appieno la loro gravidanza, così come il ritorno alle competizioni

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