Locatelli: «Scudetto e Coppa Italia, è l'anno della rinascita per noi»
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Locatelli: «Scudetto e Coppa Italia, è l’anno della rinascita per la Juve»

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Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha parlato in vista dell’imminente inizio della nuova stagione

Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha così parlato in un’intervista a Tuttosport.

OBIETTIVI – «Io credo che la cosa più importante sia tornare ad avere entusiasmo: comunque è stata un’annata molto difficile, quella che si è conclusa a maggio, per noi giocatori ma per tutti, per il club, per lo staff, per i tifosi. Però ormai ce la siamo messa alle spalle: l’importante è avere entusiasmo, stare uniti come gruppo, cercare di disputare una grande annata. Anche perché io personalmente so che devo fare di più: sono molto ambizioso, credo di potere e dovere dare ancora tanto, sicuramente sempre di più. Questo è un mio obiettivo personale di questa stagione che sta per cominciare».

NIENTE COPPE – «Essere fuori dalla Coppe europee è comunque un rammarico, perché non giocare partite internazionali è un dispiacere, ma io credo che adesso sia importante chiudere questo tema e guardare oltre. Essere fuori dalla Conference, pur essendo come ho detto un rammarico, ci offre la possibilità di concentrarci al cento per cento sul campionato e sulla Coppa Italia: sono sicuramente due obiettivi. Giusto parlare di rinascita per la Juventus: dopo un’annata così, questo deve essere, dobbiamo rinascere».

SCUDETTO – «Chiaro che provare a lottare per lo scudetto è un obiettivo che ci poniamo: siamo in una fase un po’ di ricostruzione, però abbiamo le idee chiare su cosa dobbiamo raggiungere in questa stagione. Senza dubbio tornare in Champions League, per un club come la Juventus, è fondamentale. E poi sognare non costa nulla…».

LEADER – «Serve personalità nella Juventus, serve leadership: questi aspetti sono importanti e sono i compagni a darti questo tipo di ruolo. Io cerco di dare tutto e di mettermi a disposizione per la maglia, so bene cosa voglia dire indossare la maglia della Juventus e devo provare a trasmetterlo agli altri, soprattutto ai più giovani. Sicuramente è qualcosa che devo fare».

WEAH – «Voglio anche io fare un assist a Timo, ma basta che vinciamo le partite, non importa chi segna o chi fa assist, quello è poco rilevante».

COSA CHIEDE ALLEGRI – «Dobbiamo focalizzarci di più sul possesso della palla: negli allenamenti di preparazione qui negli Stati Uniti ci stiamo concentrando molto su questo, sulla costruzione dal basso e sull’intensità».

CHIESA – «Fede, l’ho sempre detto, è un giocatore tanto importante per noi: ha degli strappi da vero campione. Ma pure lui deve essere aiutato dalla squadra, perché anche lui ha bisogno dell’apporto del gruppo: si è posto molto bene quest’anno, ha recuperato molto bene dall’infortunio, è uno dei nostri giocatori più importanti. Di sicuro puntiamo su di lui».

RUOLO – «Ho parlato con il mister Allegri della mia posizione in campo, ma io gioco dove lui ritiene che sia più importante, poi certo io lo interpreto con le mie caratteristiche, quello continuerò a farlo».

NAZIONALE – «La Nazionale è un obiettivo che ho: certamente punto a fare parte del gruppo, pensando anche all’Europeo. Le ultime convocazioni sono state un po’ altalenanti, senza dubbio io voglio andare all’Europeo per giocarlo: ovvio che la Juventus debba essere la strada per la Nazionale, le prestazioni saranno fondamentali per convincere il ct nelle sue scelte. Sicuramente Mancini prenderà la decisioni più opportune».

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