Locatelli a Dazn: «Vita incredibile, ora sono dove voglio essere»
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Locatelli a Dazn: «Gol del destino. La vita è incredibile, ora sono dove voglio essere»

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Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha parlato dopo il match vinto con il Milan a San Siro con un suo gol

Manuel Locatelli ha parlato così ai microfoni di Dazn dopo Milan Juve.

22 OTTOBRE – «Mi era tornato in testa prima della gara. La vita è incredibile, questo è il destino. Sapevo fosse quella la data, ne avevo parlato con la mia famiglia. Sono felicissimo, dedico questo alla mia famiglia».

RABIOT LO AVEVA PREDETTO – «Mi aveva detto “Fallo nella porta giusta”».

LACRIME NEL FINALE – «Per me giocare qui è speciale. Sono cresciuto qui, i tifosi sono speciali. Poi la vita mi ha portato a fare altre scelte, sono dove volevo essere. E’ incredibile sia finita 1-0 con un mio gol, ero emozionato, è stato incredibile».

JUVE PIU’ ATTENDISTA – «L’avevamo preparata così, loro si appoggiano molto su Giroud. E’ stata una cosa tattica per evitare i loro uno-due. Poi siamo stati anche fortunati che sono andati in dieci, alla fine ha aiutato anche questo».

DIFFERENZE CON LE ALTRE IN LOTTA PER LO SCUDETTO – «Abbiamo le maglie diverse (ride ndr.). Siamo tutti diversi, siamo in un momento dove ci sono alcuni che devono ancora maturare tanto a differenza dell’Inter. Noi siamo tanti giovani, siamo in fase di costruzione ma con umiltà e sacrificio si possono fare grandi cose».

OBIETTIVI – «Appena ero arrivato volevamo lo Scudetto, c’erano altri giocatori. Ora l’obiettivo è la Champions, poi a marzo vediamo dove siamo».

IN COSA E’ CAMBIATO – «Mi è mancato da tanto, sono felice di questo. Era un mio obiettivo andare più alla conclusione. Ho guadagnato in esperienza, sono contento di essere qui ed essere importante per questa squadra».

DIFFERENZE CON I COMPAGNI – «Le decisioni le prende il mister. Abbiamo anche Nicolussi che è giovane. Poi indossare la maglia della Juve è pesante, bisogna migliorare. Anche Rabiot può farlo in emergenza. Noi dobbiamo essere umili e portare il risultato a casa con sacrificio».

CASO FAGIOLI – «A Nicolino vogliamo bene. E’ caduto in questa malattia ed è grave, deve cercare di curare perchè è importante. Dobbiamo stargli vicino nei prossimi sette mesi, ci saranno tante difficoltà. Sono contento si alleni con noi, il gruppo lo aiuterà sicuramente. Dobbiamo stare vicini anche a Tonali. Sono due brave persone, poi ognuno fa i suoi commenti. Sono giovani, hanno sbagliato ed è giusto paghino ma è un momento difficile per loro».

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