Mamma Chiesa: «Ora ho più paura, quando l’ho visto urlare in tv non ci credevo»

Mamma Chiesa: «Ora ho più paura, quando l’ho visto urlare in tv non ci credevo». Il racconto dell’infortunio da parte della madre

La madre di Federico Chiesa ha raccontato così l’infortunio del giocatore della Juventus. nel documentario dedicato al figlio.

INFORTUNIO – Federico era un bambino iper-attivo, dormiva pochissimo: pensavo o si stronca con una bella attività sportiva oppure non si gestisce. Io e Federico siamo in simbiosi, l’ho avuto giovane, lo accompagnavo alle partite, ai tornei. Sono sempre stata presente. All’infortunio non ci pensavo: l’ho visto in televisione, l’ho visto urlare e ho visto la smorfia di dolore. Era un’ipotesi lontana da me l’infortunio grave, non ci ho creduto. Quando si è materializzata questa cosa dell’infortunio, ho tanta più paura adesso.

RAPPORTO CON IL DOLORE – Non ha un buon rapporto perché è maschio, diciamo cosi. Non ha avuto grandi dolori, fisici o altro. I suoi momenti di down ho cercato di gestirli non facendoglieli vedere. Da mamma ho cercato di non fargli capire che avevo paura. Superato il momento magari c’è il crollo ma è il mio modo di essere. Ho paura che ci voglia tanto tempo prima che possa esprimersi ai livelli che aveva raggiunto. La paura è tanta, ovvio.

FAMIGLIA – Gli abbiamo fatto sentire vicinanza, presenza, forza. Siamo partecipi dei dolori e ognuno di noi cerca di aiutarlo come può.

FRATELLI – Siamo affiatati verso Federico, gli altri due fratelli hanno forse dovuto rinunciare a qualcosa per permettere a Fede di fare il suo percorso. Tutti hanno apportato un contributo nella costruzione della sua carriera, chiaramente il maggior contributo l’ha dato lui. I fratelli ci sono sempre stati però.

CONVOCATO IN JUVE PSG – Nella chat di famiglia ha scritto che sarebbe stato convocato, abbiamo prenotato subito i biglietti del treno e alle cinque siamo partiti. Eravamo tutti agitati. La paura c’è, è inevitabile, sapremo superare insieme anche questo.

QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI DI CHIESA NEL DOCUMENTARIO