Marchisio: «Juve come la Mercedes, perché è favorita per lo scudetto»
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Marchisio: «Juve come la Mercedes, ecco perché è favorita per lo scudetto»

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Marchisio: «La Juve è come la Mercedes, ecco perché è favorita per lo scudetto». Le parole dell’ex centrocampista bianconero

Claudio Marchisio è stato intervistato da Tuttosport.

CHIUSO IN CASA – «Certo. Tutti quanti. E non è poi così male: passo dal fare il marito al fare il papà, con momenti da poliziotto quando divido i due bambini che litigano (ride). La giornata passa, anche perché seppure da lontano devo curare le mie attività». 

CORONAVIRUS – «Se sono preoccupato? Come tutti. Ho amici medici che mi descrivono la drammaticità della situazione degli ospedali, per cui rinnovo l’invito: state in casa e aiutate il lavoro di chi sta compiendo un vero atto eroico». 

RUGANI E MATUIDI – «Spero che continui a essere in forma lieve, come per Rugani e Matuidi a cui auguro la pronta guarigione. Sono molto vicino a loro in questo momento». 

JUVE FAVORITA ALLA RIPRESA – «Beh sì, in Italia la Juventus per me godrà di un vantaggio rispetto alla Lazio o all’Inter per la rosa abbondante. E poi li avevo visti in netta ripresa prima dell’interruzione: proprio nello scontro diretto con i nerazzurri avevo visto una squadra che girava molto meglio e sfruttava i recuperi dagli infortuni». 

LAZIO SENZA COPPE – «Vero. E può essere un vantaggio, ma bisogna capire quale effetto potrà avere la pausa: la squadra di Inzaghi stava cavalcando un’onda positiva, anzi superpositiva, il che regala sempre energie supplementari da una partita all’altra, annullando la stanchezza e lo stress. Stare fermi in questo periodo potrebbe aver smorzato quell’onda». 

STAGIONE JUVE – «La Juventus è prima in classifica, in corsa per la Champions e pure per la Coppa Italia. Quindi, per me, è positiva. La Juventus, dal 2011, ha intrapreso un percorso di crescita su tutti i fronti. E questo processo continua. Certo, possono esserci dei piccoli intoppi, qualcosa da correggere, ma la Juventus è lì, in testa. Forse quest’anno si pagano le grandi attese create dall’arrivo di Sarri e, forse, gli infortuni e certe circostanze sfortunate hanno messo in evidenza piccole lacune nella rosa. E poi l’Inter si è rinforzata molto, la Lazio è solidissima e c’è l’Atalanta che da anni è una super realtà. Quest’anno la scoprono in Europa, ma chi gioca in Italia sa bene che sono almeno tre anni che affrontare l’Atalanta è difficilissimo». 

SEGRETO JUVE – «Programmazione. Conta, in tutti gli sport, non solo nel calcio. La Mercedes è la più forte anche perché mentre tutti la inseguono sul motore, tira fuori la modifica al volante. Programmare un anno per l’altro è fondamentale: lo fa la Juventus, lo fa l’Atalanta e lo fa la Lazio che ha Tare, bravissimo, e un fenomenale allenatore come Inzaghi. E adesso lo sta facendo anche l’Inter con Marotta e Antonio». 

POGBA – «Gli dissi che sbagliava ad andare a Manchester e che, se proprio voleva cambiare, avrebbe dovuto scegliere la Spagna. Un suo ritorno sarebbe estremamente positivo, Paul rinascerebbe nell’ambiente che più ama e che più lo coccola. E darebbe tantissimo alla Juventus, che avrebbe bisogno di uno come lui là in mezzo: è un grande professionista

CENTROCAMPO – «Ma no, “anello debole” è esagerato. Negli ultimi tempi non sono usciti grandi centrocampisti, è una questione di cicli. Oggi la Juventus ha in attacco e in difesa gli elementi migliori, ma ha un eccellente centrocampo. Poi è stato un reparto sfortunato in questa stagione fra infortuni e defezioni. Pjanic si è portato sulle spalle tutto per mesi fino a gennaio ed è stato bravissimo. Bentancur mi piace molto e sta crescendo».

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