Massimo Mauro sul calciomercato Juve: «Se pensano che quei due giocatori vengano a fare i leader... Non ci siamo»
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Massimo Mauro sul calciomercato Juve: «Se pensano che quei due giocatori vengano a fare i leader… Non ci siamo»

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Massimo Mauro sul calciomercato Juve: «Se pensano che quei due giocatori vengano a fare i leader… Non ci siamo». Le parole dell’ex bianconero

Massimo Mauro, ex giocatore della Juventus, ha parlato del club bianconero in un’intervista a Tuttosport.

OBIETTIVO – «Tutti in casa Juve, da John Elkann a Max Allegri passando per Cristiano Giuntoli, dicono che l’obiettivo è il quarto posto per partecipare nella prossima stagione alla Champions League. Attenzione però… Affermare che il traguardo da conquistare è l’ingresso in Champions entrando tra le prime 4 non vuol dire che non possano arrivare al primo di posto. Mi sembra un escamotage comunicativo per togliersi pressione di dosso e non assumersi la responsabilità di dover vincere il campionato, anche se sotto sotto vogliono vincerlo. Per arrivare allo scudetto, però, serve altro… Maggior continuità e sfrontatezza nel gioco. La Juventus finora in classifica vanta tanti punti conquistati: sia chiaro questo è un merito e va riconosciuto, ma per il primo posto non basta ancora. Deve aver maggior consapevolezza delle proprie potenzialità. Le faccio un esempio… Se Milinkovic Savic non fa due errori clamorosi, il derby finisce 0-0. La Juve alla fine ha vinto e preso i 3 punti, ma nell’arco dei 90 minuti la gara tra le due squadre è stata alla pari. La Juve deve imporsi di più durante la partita. Per vincere tanto e arrivare al primo posto serve uno sforzo maggiore sul piano del gioco, in modo da sprigionare e sfruttare tutta la forza della squadra».  
 
DIFESA «La fase difensiva di questa squadra è molto buona, pur senza giocatori di classe eccelsa. Complessivamente stanno facendo molto bene. Danilo e Bremer sono ottimi interpreti. Ritengo che pure Rugani sia una valida soluzione dietro i titolari: può giocare tranquillamente dal primo minuto».  
 
CHIESA – «Federico non è quel tipo di giocatore. Lo definirei più un leader emotivo: prende la palla, strappa con le sue accelerazioni e trascina la squadra in avanti verso la porta avversaria. Chiesa però non è quello che prende per mano la squadra, indicando ai compagni cosa fare».  
 
SAMARDZIC E COLPANI – «Mi piacciono entrambi tantissimo, ma a 22-23 anni se un giocatore non fa il titolare in una grande squadra, non lo farà di certo a 29-30. Io ad esempio sono andato alla Juve a 23 anni ed ero subito titolare. Sia Colpani e sia Samardzic sono fortissimi e pronti per andare in un top club, ma devono giocare al fianco di un leader che oggi nel centrocampo della Juve non c’è. Se Colpani o Samardzic approdano alla Juve per far loro i leader della squadra, non ci siamo. Invece al fianco di un elemento di caratura internazionale andrebbero benissimo». 

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