Mazzia: «Diamo ad Allegri i meriti che gli spettano» - ESCLUSIVA
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Mazzia: «Diamo ad Allegri i meriti che gli spettano» – ESCLUSIVA

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Bruno Mazzia, ex centrocampista della Juventus, ha analizzato la situazione dei bianconeri ai nostri microfoni

Otto vittorie di fila e un secondo posto ripreso con le unghie e con i denti dopo l’inizio choc di stagione. La Juve di Allegri è in risalita e arriva in un ottimo momento alla super sfida con il Napoli capolista, in programma venerdì sera al Maradona. Di questo e molto altro ha parlato, in esclusiva per Juventusnews24, l’ex centrocampista bianconero Bruno Mazzia.

Otto vittorie consecutive, otto partite senza prendere gol. Che segnali sta dando la Juve al campionato?

«La Juve dà segnali di essere sempre all’altezza della situazione e lo è nonostante le defezioni, le tante assenze e i problemi che ha non solo sul campo ma anche fuori. Per cui io credo che in un momento come questo bisogna darle atto del buon lavoro che stannp facendo i giocatori e in primis l’allenatore».

Qual è stato secondo lei il momento della svolta?

«Momento vero e proprio di svolta non so, io penso sia una rinascita molto lunga, che parte dalla situazione delicata che c’era ad inizio stagione. Possibile che anche la situazione delicata all’interno della società ha dato ai giocatori maggiori incentivi ed in campo poi questo si è visto».

Ha pesato anche il ritorno di Chiesa inevitabilmente.

«Il ritorno di Chiesa è stato determinante e spero lo sia anche per tutta la stagione. Poi è chiaro che se, con lui, rientrano a pieno regime anche Di Maria, PogbaVlahovic e se si mette in ordine anche il gioco, la situazione può cambiare. Dobbiamo pensare però che ci sono altre due squadre almeno che stanno lottando per lo Scudetto e hanno ottimi giocatori che possono portarli avanti in campionato».

Venerdì c’è Napoli-Juve. Cosa dobbiamo aspettarci? E’ già una gara che vale lo Scudetto?

«Il Napoli anche a Torino negli ultimi anni ha fatto buoni risultati, può contare su giocatori di altissimo livello mi. Non ha fuoriclasse in assoluto, ma ha un buon complesso e un allenatore che li tiene a bada. Finchè c’è lui avranno successo, poi se dovesse intervenire qualcun’altro, di cui non faccio nomi, è un altro discorso. Per la Juve si deve vedere chi metterà in campo, se ci saranno i big e in che condizioni saranno. Sicuramente è una partita difficilissima, però visto che anche senza fare grandi cose adesso la Juve ottiene risultati tutto è possibile. Per lo Scudetto ne riparliamo la prossima volta, adesso è presto».

Come giudica la situazione Pogba? Ad oggi non è ancora stato a disposizione neanche per una partita.

«Io ritengo che bisogna dare responsabilità a chi le ha. Chi lo ha voluto? Non lo ha voluto certamente Allegri, probabilmente lo avrà rivoluto la società che pensava in estate di star facendo un affare. Poi lui è arrivato menomato ed in seguito è peggiorato e quindi è un peso. Sia chiaro, il valore del giocatore è altissimo, se sta bene è un centrocampista di alto livello, però la situazione è imbarazzante».

Discorso simile anche per Di Maria?

«Si ma con la differenza che lui dimostra qualcosa di più di Pogba, dimostra che ha voglia di entrare e di giocare. Ha disputato un ottimo Mondiale dopo che si era infortunato, ora è rientrato e si vede che ha voglia di fare bene. Ha più serietà».

Discorso Paredes e Rabiot. Cosa fare con loro in vista della prossima stagione? Giusto provare a confermarli o bisogna dare definitivamente spazio ai giovani?

«I ragazzi di ora stanno facendo cose egregie, però i giocatori di livello, che sono già maturi, danno garanzie maggiori. Vediamo cosa succederà perchè a volte giocatori si spostano attraverso vie economiche più che tecniche. Non è facile capirlo adesso, però parliamo di buoni giocatori che possono dare qualcosa alla Juve. Poi se sei giovane maturare in bianconero non è facile, il livello lì è molto alto e io lo so bene. La cosa che mi secca invece è un’altra».

Dica.

«Quello che mi secca è sapere che il centravanti purtroppo non c’è. In generale Vlahovic è un giocatore che va servito e se non viene servito è raro che inizi il gioco. Anche lì è un problema da risolvere per Allegri. Quando è arrivato sapevamo che alla Fiorentina aveva fatto bene, ma qui alla Juve non ha dato tanto anche per il discorso infortuni. Bisogna rimediare e in fretta, anche perchè non vedo giocatori in grado di garantire un buon numero di gol. Milik, Chiesa, Di Maria non ne fanno tantissimi».

Come vede un possibile ritorno di Del Piero in società?

«Conoscendolo non credo che Del Piero ritorni, a meno che non ci sia per lui un ruolo ben definito. Se gli danno una carica di tipo amministrativo non so quanta voglia abbia e allo stesso tempo cosa potrebbe dare. Anche un ruolo tecnico non sarebbe semplice da svolgere per lui. Io credo siano voci».

Per chiuderle volevo chiederle un ricordo di Ernesto Castano, suo ex compagno scomparso negli scorsi giorni.

«Sabato sono stato al funerale. C’erano anche altri ex compagni e ci siamo visti. Il ricordo di Ernesto più evidente è che poveretto si è fatto tutti i menischi di questo mondo e nonostante questo ha giocato tanto. Aveva grande carattere, lui era uno da Juve».

Si ringrazia Bruno Mazzia per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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