McKennie goodbye Mondiale: ora la Juventus e l'ombra mercato
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McKennie goodbye Mondiale: ora la Juventus e l’ombra mercato a gennaio

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Weston McKennie saluta il Mondiale con i suoi Stati Uniti: ora la Juventus e l’ombra del mercato di gennaio

Dopo Vlahovic e Kostic, Weston McKennie è il terzo giocatore della Juventus a dover salutare il Mondiale. I suoi Stati Uniti capitolano 3-1 contro l’Olanda sotto i colpi di Depay, Blind e Dumfries (Wright aveva riaperto la partita), chiudendo così la Coppa del Mondo agli ottavi di finale. Ora lo stop, per ricaricare le batterie, prima di rituffarsi nella seconda parte di stagione con la Juve.

Il Mondiale di McKennie

Mondiale certamente non memorabile per Wes. 66 minuti senza grandi scossoni al debutto nell’1-1 contro il Galles: poi l’uscita dal campo, un po’ dolorante. Allarme subito rientrato, nulla di grave per il centrocampista, schierato dal ct Berhalter dal primo minuto anche nella seconda sfida dei gironi contro l’Inghilterra. 77 minuti il suo bottino nello 0-0, poi rivelatosi preziosissimo, contro la Nazionale di Southgate. Prestazione in crescendo, buona prova al centro del campo, ma un gol sbagliato davanti alla porta… È stata forse contro l’Iran la sua miglior prova alla Coppa del Mondo: 1-0 nel segno di Pulisic che ha consegnato agli USA le chiavi degli ottavi di finale. E proprio da un lancio, un’invenzione, di McKennie ha preso forma il gol partita dell’attaccante del Chelsea. I 67 minuti agli ottavi con l’Olanda sono stati privi di spunti: partita incolore di Wes, che all’ora di gioco inoltrata ha detto addio a Qatar 2022 per fare spazio a Wright.

Ora la Juventus: stagione da risollevare

Condizione fisica non ottimale per McKennie al Mondiale, ma comunque il centrocampista ha voluto esserci, è stato presente, cercando di sfruttare la vetrina internazionale. Sì, perché il mese che ha preceduto la sua Coppa del Mondo è stato tutt’altro che semplice. Il 29 ottobre, Lecce-Juve, ha segnato la sua ultima apparizione con la Juventus. Saltate le ultime tre partite con Inter, Verona e Lazio a causa di un sovraccarico muscolare al retto femorale della coscia destra. Prima di allora, visti i tanti infortuni che hanno impedito ad Allegri di operare con regolarità le diverse rotazioni, McKennie aveva trovato una certa continuità. 11 apparizioni in Serie A (1 gol e 1 assist nel bottino) e 5 in Champions League (2 gol): non sempre costante nel rendimento durante tutti i 90′, ma comunque una soluzione per Allegri visti i suoi inserimenti e le sue qualità nelle due fasi. Una prima parte di stagione a due volti per McKennie, ma è sicuramente dal primo da cui vuole ripartire la Juventus.

L’ombra mercato di gennaio

Partiamo da un presupposto. L’idea della Juventus in vista di gennaio è chiara: no ad acquisti se prima non si verifica un’uscita. E il nome di Weston McKennie è da tenere in considerazione in questo senso, visto che in caso di offerta congrua i bianconeri potrebbero ragionare sulla partenza del loro centrocampista. Poco, quasi nulla, di concreto al momento, ma la pista per una sua uscita è da monitorare dato che a centrocampo la Juve coccola la maturazione dei suoi due giovani Fagioli e Miretti e conta, oltre che suoi punti fermi Locatelli, Rabiot e Paredes (questi ultimi comunque protagonisti fino a giugno, poi sarà da decidere il futuro visto il contratto in scadenza), anche sul grande ritorno di Paul Pogba.

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