Moggi a RBN: «Fiorentina nettamente inferiore alla Juventus»
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Moggi a RBN: «Fiorentina nettamente inferiore alla Juventus»

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Moggi a RBN: «Fiorentina nettamente inferiore alla Juventus». L’ex dirigente bianconero analizza il match del Franchi

Luciano Moggi, ex dirigente bianconero, ha parlato a Radio Bianconera nel corso di Cose di Calcio. Le sue parole.

FIORENTINA – «Nel momento in cui Commisso dice di voler fare una determinata cosa e poi non la fa, significa che non ha il coraggio. Juventus favorita? Io credo che Montella batta tutti i record, ha fatto nove partite facendo due soli punti, in questo momento è a zero punti. Il problema è da considerare, se non lo considerano significa che non gli importa niente della Fiorentina. Ho letto una dichiarazione di Montella in cui ha detto che vuole svoltare, io gli dico che svoltare è pericoloso soprattutto se si fa una brusca frenata. È una partita che la Fiorentina non può perdere, se dovesse perderla potrebbe già esserci qualche altro allenatore in agguato, magari Luciano Spalletti. Se la Fiorentina alla terza giornata dovesse essere ancora a zero punti sarebbe complicato confermare Montella».

SARRI – «Se vogliamo essere sinceri l’occhio del padrone c’è sempre stato. E poi c’era Ronaldo in campo, senza contare Chiellini. Gli allenatori in campo c’erano. Sarri conosce bene il calcio, sa quello che vuole, ma mi sembra che la Juventus sia una squadra che ha già degli allenatori in campo ed è tra le squadre che possono soffrire meno la mancanza dell’allenatore in panchina. Io credo che la Juventus debba fare la sua partita perché l’avversaria è nettamente inferiore. Ho visto la Fiorentina nelle due partite precedenti, poi ci possono essere degli episodi, ma penso che non ci sia partita. L’unico errore da non fare è quello di non sottovalutare l’avversario. Sicuramente quello di Firenze è un campo difficile, c’è tanto astio per la Juventus, ma prima la Fiorentina era una buona squadra, adesso è solo una squadra».

CRISTIANO RONALDO – «Quando era un ragazzino l’ho visto in Portogallo con lo Sporting e mi sembrava già un campioncino, lui è uno di quelli che non si è sperso per strada. Purtroppo ho dovuto rinunciare perché è arrivato il Manchester United che ha offerto di più e all’epoca non avevo la possibilità di pareggiare l’offerta».

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