Mourinho: «Juve da scudetto. Allegri un risultatista, ma è una cosa positiva»
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Mourinho: «Juve da scudetto. Allegri un risultatista, ma è una cosa positiva»

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Mourinho: «Juve da scudetto. Allegri un risultatista, ma è una cosa positiva». Le parole del tecnico della Roma

José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del tecnico della Juventus.

FORMAZIONE, DYBALA E MANCINI – «Non ti do risposte sui titolari e su chi gioca. La conferenza a quest’ora, prima dell’allenamento, è una protezione. La sensazione è che Dybala sarà disponibile, poi vedremo se giocherà, se andrà in panchina. Al di là del fatto che non voglio dire nulla, ancora non ho deciso. Se tutto andrà bene nella rifinitura, verrà con noi. Mancini: stessa situazione della settimana scorsa, lui conosce già com’è giocare senza allenarsi. Ha fatto molto bene contro il Napoli, domani giocheranno Mancini, Llorente, Ndicka».

JUVE E ALLEGRI – «Sappiamo cosa aspettarci dalla Juve e da Max. Quando si parla di allenatore risultatista, io lo interpreto come la cosa più importante nel calcio. C’è gente che quando si parla di risultatista pensa sia negativo. Io penso a cose positive. La Juve difende tanto e bene, in contropiede è fortissima, su palle inattive hanno fatto tanti punti. Gioca una volta a settimana, che significa poter lavorare tanto in campo ed essere più riposati. Sta lì a gocarsi lo scudetto».

BONUCCI E RENATO SANCHES – «Lui è un giocatore nostro, mi sento a mio agio nel parlarne. Di Bonucci, no. Va rispettato perché non è un giocatore nostro. Su Renato Sanches, non ho alcuna informazione sulla possibilità che vada via da parte di nessuno, né da parte del giocatore, né da parte dell’agente. Non ho informazioni da parte di Tiago Pinto nemmeno. Vive una situazione complicata, è ovvio, però ho zero informazioni sul fatto che possa andare via. Sull’influenza dei tifosi su Bonucci, ti dico che il cuore del club sono i tifosi, poi c’è la proprietà che è sovrana. Il cuore del club sono i tifosi, se fai qualcosa che piace ai tifosi alimenti la passione e l’amore, se fai qualcosa che non piace ai tifosi non va fatta. Non so se Renato Sanches partirà per Torino, ho un dubbio, non ha lavorato come tutti gli altri in settimana. Kumbulla non parte per Torino».

COSA SERVE CON LA JUVE – «Personalità. Serve tanto dal punto di vista fisico e tattico ma anche personalità. Squadre di potenziale come Napoli e Juve possiamo paragonarle. In casa, abbiamo avuto la personalità per giocare contro una squadra tecnicamente superiore. Abbiamo interpetato la gara molto bene, Llorente è stato straordinario, Ndicka la migliore partita da quando è a Roma. Domani c’è bisogno di tutto questo. Sappiamo che sarà difficile, avremo 2000 tifosi nostri. La Juve è abituata a giocare per vincere sempre, non sarà facile ma servirà personalità e coraggio, come contro il Napoli. Non abbiamo giocato peri il pari».

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