Muratore come Immobile e Spinazzola: talenti esplosi lontano dalla Juve
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Muratore come Immobile, Spinazzola e…: storie di talenti esplosi lontano dalla Juve

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Muratore come Immobile, Spinazzola e…: ecco i talenti cresciuti nella Juve ma esplosi lontano da Torino

Cresciuto, maturato, proiettato su grandi palcoscenici alla Juve. Simone Muratore ha incarnato in questi anni il perfetto stile che contraddistingue la Vecchia Signora: pulito, composto, impeccabile fuori dal campo, generoso, ‘guerriero’ sul terreno di gioco. È dopo il Villafalletto e il Saluzzo che il centrocampista sbarca a Torino, diventando ben presto un punto di riferimento in tutte le categoria del settore giovanile bianconero.

Dalla Primavera alla Juventus U23 dove, in questa stagione, ha messo a referto 15 presenze nello scacchiere di Pecchia. Una crescita che lo ha portato ad esordire in prima squadra a Leverkusen contro il Bayer, ascoltando il rintocco delle note dell’inno della Champions League, che quasi sicuramente non scorderà mai. Il futuro lo porterà all’Atalanta, a calcare il palcoscenico della Serie A. Un destino lontano da Torino, così come quello di tanti altri calciatori cresciuti nel settore giovanile juventino, esplosi poi negli anni nella massima serie.

Muratore come Immobile, Spinazzola: le esplosioni lontano da Torino

Lancette spostate all’indietro di qualche anno, al 2002-2003, quando Daniele Gastaldello e Antonio Mirante vestivano la casacca della Primavera bianconera. Né il difensore e né il portiere, però, sono riusciti a compiere il salto in prima squadra, con Gastaldello che si è consacrato nei grandi palcoscenici al Crotone, al Siena e alla Sampdoria, prima di trasferirsi al Bologna e al Brescia. Crotone e Siena piazze importanti anche per Mirante che, dopo l’anno in Serie B con la Juventus, ha raggiunto il traguardo Serie A con la Sampdoria nel 2007.

Poco fortunata l’esperienza nelle giovanili bianconere di Andrea Masiello dal 2003 al 2005. L’attuale difensore del Genoa ha raggiunto la massima serie negli anni successivi grazie al Bari e all’Atalanta. Il vivaio bianconero non ha portato fortuna nemmeno a Fabrizio Cacciatore e Domenico Criscito, che non hanno avuto tante chance di imporsi tra i big in prima squadra. La generazione dei 1990 presenta un duo di nomi da brividi: Ciro Immobile e Gianluca Lapadula. Genoa e Torino le rampe di lancio dell’attaccante della Lazio, prima di farsi conoscere al mondo con le maglie di Borussia Dortmund e Siviglia. Dopo una lunga gavetta nelle serie inferiori, è nel 2016/2017 che Lapadula ha raggiunto la A con il Milan, continuando la sua carriera con le maglie di Genoa e Lecce.

Discorso simile per Leonardo Spinazzola e Daniele Rugani. I due difensori, dopo essere cresciuti nella Primavera della Vecchia Signora, hanno preso strade differenti. Le ottime annate, rispettivamente con Atalanta ed Empoli in Serie A, hanno permesso ai due calciatori di riconquistarsi la maglia bianconera. Traguardo conquistato anche da Federico Mattiello: dopo le due presenze nel 2014/2015 con la Juventus, il terzino sinistro ha scelto Chievo, Spal, Bologna e Cagliari per continuare ad inseguire il suo sogno nel campionato italiano. Il 2019/2020 è stato l’anno di Gabriele Moncini, attaccante transitato in bianconero e fresco delle 4 presenze con la Spal.

La generazione dei ’97 è quella che ha portato più giovani a calcare il palcoscenico più ambizioso. Pol Lirola al Sassuolo, ora alla Fiorentina, Francesco Cassata, prima al Sassuolo poi al Frosinone e al Genoa; rossoblù trampolino di lancio in questa stagione anche per Andrea Favilli. Chiudono il cerchio di quest’annata d’oro Emil Audero, guardiano dei pali della Sampdoria e Filippo Romagna, che si è ritagliato spazi importanti in A con le casacche di Cagliari e Sassuolo.

Rogerio e Alessandro Tripaldelli al Sassuolo, Alessandro Semprini al Brescia lasciano presagire come le annate ’98 e ’99 abbiano fatto emergere talenti pronti a scrivere pagine importanti del nostro campionato. Prima di tornare alla Juventus nel 2018/2019, Moise Kean ha debuttato in Serie A con il Verona, siglando 4 reti in 19 presenze. Cresciuti sotto il segno della Juve, ma sbocciati e proiettati a grandi livelli lontano da Torino.

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