Nicolodi (Sky): «Friburgo bello ma non è il Bayern. Ecco chi sono»
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Nicolodi (Sky): «Friburgo? Bello ma non è il Bayern. Ve lo racconto» – ESCLUSIVA

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Pietro Nicolodi, esperto di Bundesliga che lavora per Sky Sport, ci ha parlato dei prossimi avversari europei della Juve e non solo

Superato lo scoglio Nantes, la Juventus troverà il Friburgo come suo prossimo avversario europeo. Quarto in Bundesliga, abbiamo chiesto della squadra di mister Streich a chi, come Pietro Nicolodi di Sky Sport, la conosce molto bene. E, in esclusiva per Juventusnews24, non ci ha parlato solo di questo.

Che squadra è questo Friburgo?

«E’ una bella squadra, divertente da veder giocare perchè corrono tutti come dei matti e si divertono grazie anche allo stesso allenatore da più di 10 anni. E’ un miracolo che si ripete ogni anno per merito della programmazione e dell’intelligenza nelle scelte. Spendono poco e nulla e ricavano il massimo dalle prestazioni dei migliori. Perà comunque da qui a dire che sono il Bayern Monaco ce ne passa».

Punti deboli della squadra di Streich?

«Non ne hanno. Nel senso che non sono così forti che tu puoi dire che hanno dei punti deboli. Se ad esempio il Bayern stesso decide di giocare dà Bayern gliene dà 5 o anche il Borussia li ha spazzati via. Arrivano fino a un certo punto, poi ovvio che se giocano al 140% se la giocano con tutti fanno. Ma ad alti livelli fanno anche fatica».

Oltre a Grifo, che in Italia già conosciamo, quali sono i loro migliori giocatori?

«Hanno una buona difesa con Ginter, il laterale sinistro che ha le chiavi della squadra, e l’austriaco Lienhart. Poi c’è il portiere che è cresciuto negli ultimi anni, ma è famoso perchè ha preso gol mentre era intento a bere dalla borraccia. Una comica. C’è tanta gente che corre a centrocampo in quantità industriale, mentre gli attaccanti soni Gregoric che sta facendo una grande stagione e Szallai che ora però è infortunato. Hanno delle qualità, visto che poi in Europa League non hanno ancora mai perso, ma nulla di particolarmente pericoloso».

Come vedi quindi il doppio scontro con la Juve?

«Dipende che Juve sarà tra due settimane perchè se è quella che fa fatica con la Cremonese è un conto. Poi ovvio che hai giocatori pazzeschi come Di Maria che se decidono di vincertela da soli… Ma una volta che sei lì te la giochi. Poi ovvio che devi dare delle prestazioni di altissimo livello che fino ad ora non si sono viste proprio spessissimo. La concorrenza in Europa non è male, ci sono parecchie squadre buone. Metterei le inglesi davanti e poi le altre».

C’è anche l’Union Berlino che tu conosci bene.

«L’Union è una squadra strana, diciamo che l’Allegri di oggi sarebbe fiero di loro perchè sono una formazione solida che bada di più alla sostanza che al bel gioco. Somigliano un po’ alla Juve di qualche anno fa, ma con ovviamente meno qualità nei calciatori».

Come hai visto Kostic in questa prima parte della sua avventura in bianconero?

«Gioca in modo abbastanza simile a come giocava all’Eintracht, ha fatto alcune grandi partite e altre un po’ meno. Poi lì in Germania giocava da tanto tempo e la palla gli arrivava quasi sempre sui piedi, qui alla Juve invece è meno leader. Non è un fenomeno, ma un buon giocatore quello si e lo sta facendo vedere».

Come vedresti invece uno come Vlahovic al Bayern Monaco? Circolano tante voci sul futuro del serbo.

«Diciamo solamente che chi va a fare il centravanti al Bayern Monaco si diverte un casino visti i giocatori che si ritrova intorno. Poi ovvio sono le solite voci al momento, vedremo cosa succederà più avanti».

Altro nome che è stato accostato alla Juve è Marcus Thuram. Lui che tipo di gioctore è?

«E’ una specie di toro, potentissimo fisicamente e molto buono dal punto di vista tecnico. In campo aperto fa paura se non è infortunato, cosa che però abbastanza spesso gli capita. E’ un bel giocatore, una seconda punta che sa giocare a calcio e anche un tipo divertente e molto coinvolgente per i tifosi del Gladbach».

Come sono stati i primi mesi di De Ligt al Bayern? Dopo un primo periodo di adattamento pian piano si sta prendendo sempre più spazio.

«Si, sul valore del ragazzo c’erano pochissimi dubbi, poi credo a Monaco abbia trovato un ambiente un po’ più sereno. Ha fatto una grandissima partita con il Psg dove è stato forse il migliore o comunque uno dei migliori. Sta garantendo prestazioni pian piano di livello sempre più alto».

Chi invece a Torino ha deluso è Zakaria, che non è riuscito a ritagliarsi il suo spazio nonostante fosse stato accolto da vero salvatore del centrocampo.

«Lui è un buonissimo giocatore che però ha sempre troppi problemi fisici. E’ veramente forte però diciamo che dopo l’operazione non è mai più tornato ai livelli stratosferici di prima dove teneva in piedi il centrocampo del Gladbach e giocava davvero benissimo. Un peccato».

Si ringrazia Pietro Nicolodi per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

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