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Padovano: «Sempre stato innocente. I tifosi della Juve mi sono stati vicini»
Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, è stato scagionato dalla Cassazione dopo 15 anni dalle accuse di traffico di droga
Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, è stato scagionato dalla Cassazione dopo il carcere e a 15 anni di distanza dalle accuse di traffico di droga. Le sue parole a La Stampa.
LA VICENDA – «Subito ho pensato di essere su Scherzi a parte. All’epoca ero direttore generale dell’Alessandria, con un passato calcistico noto, e venivo trattato come un criminale. In carcere ho trovato grande umanità e con un paio di persone ci mandiamo qualche messaggio ancora ora. L’arrivo dei carabinieri è stato un fulmine a ciel sereno. Ero in una condizione mentale, economica e fisica eccezionale. In un attimo ho perso tutto. Non colpevolizzo né giudicare nessuno. Prendo atto del comportamento dei miei ex compagni. Ho sempre detto di essere innocente e ho tenuto la testa alta. Nulla di cui vergognarmi. Ma gli sguardi, nell’ambiente del calcio e nella vita sociale, erano indicativi. Solo i tifosi, soprattutto quelli juventini, hanno continuato a stimarmi».
IL PRESENTE – «Questi 15 anni sono stati uno strazio. Non ho mai perso un’udienza e dopo la condanna in secondo grado, la mia fiducia nella giustizia ha vacillato. Ora quella fiducia l’ho ritrovata. E dopo 15 anni di limbo voglio riprendermi ciò che mi è stato tolto. Perché adesso non ho più nulla».
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