Paratici e Paltrinieri ‘A Casa Con La Juve’: le parole dei protagonisti
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Paratici e Paltrinieri ‘A Casa Con La Juve’: le parole dei protagonisti

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Paratici e Paltrinieri protagonisti di ‘A Casa Con La Juve’: le parole dei due protagonisti nella quarta puntata

Attraverso i propri canali ufficiali, la Juve ha svelato i protagonisti della quarta puntata del format ‘A Casa Con La Juve’. Insieme ad Enrico Zambruno e Claudio Zuliani, quest’oggi ci saranno Fabio Paratici e Gregorio Paltrinieri.

Appuntamento alle 15, con il direttore dell’area tecnica bianconera ed il celebre nuotatore che risponderanno alle domande e alle curiosità dei tifosi. Juventus News 24 seguirà LIVE l’evento dedicato ai due protagonisti.

PARATICI – «State tutti a casa, io vengo da una terra particolarmente colpita. La provincia di Piacenza viaggia ad una media di 30 deceduti al giorno. Non basta informarsi. Dobbiamo riuscire a seguire, farlo ogni giorno di più».

ANEDDOTI «Volevo ringraziarvi per avermi fatto sostituire Dybala tecnicamente, paragonandomi fisicamente a Paltrinieri. Aneddoto? Ho avuto la fortuna di viaggiare tanto, ho fatto 6 anni alla Sampdoria dove facevo il capo degli osservatori, ed ero sempre via. Mi ricordo un anno seguimmo un sudamericano sub 17 a Quito in Ecuador per incontrare la famiglia del calciatore. Loro mi diedero appuntamento alla stazione dei bus, uno dei posti più malfamati del mondo. Io mi ero vestito elegante per fare bella figura ma l’autista vedendomi anche con la valigetta, mi disse “Sei sicuro di scendere?”. La seconda in Canada al Mondiale U17, quando noi seguivamo già Vidal. In un Argentina-Cile, la partita finì otto contro otto e arrestarono tutti i giocatori nel tunnel degli spogliatoi. Terzo aneddoto? Siamo partiti per vedere due partite in Polonia e ci sono rimasto 10 giorni di fila chiuso dentro percheè non si poteva uscire per neve. Il polacco non è la mia lingua, e non c’era tutta la tecnologia di adesso. Sono stato nell’internet point per 20 ore al giorno, poi io notoriamente vado a letto tardi. Quando arrivò il conto alla Sampdoria, mi decurtarono giustamente lo stipendio».

DOMANDE SU SANREMO A PARATICI – «Ho una grande compagna Gabriela Ravizzotti e insieme cerchiamo nuovi talenti, ci passiamo i link dei nuovi cantanti. Chi vinse il festival del 1980? Toto Cutugno. Nel 1996 con quale canzone Tosca e Ron vinsero Sanremo? Vorrei incontrarti tra 100 anni. Sanremo 1997: chi lo vinse? Non l’avrei saputa, ma Zuliani mi ha suggerito, quindi i Jalisse. Eros Ramazzotti e Gabbani: alla sua vittoria io e Buffon esultammo alla grande in ritiro».

ZULIANI COMMENTA UN GOL IMMAGINARIO DI PARATICI – «Che io segni un gol alla Juve già era impossibile, poi di sinistro… speriamo non ti abbia sentito nessuno».

PARATICI CALCIATORE – «Io ero un jolly, cercavo di inserirmi dove gli altri mancavano. Cercavo di adattarmi, visto che nessuno mi faceva mai giocare. A chi assomigliavo? Pessotto».

NUOTO«A parte il fatto quando riesco di riuscire a nuotare una due volte a settimana per massimo 20 minuti perchè mi annoio, e anche per questo ammiro  i grandi nuotatori che riescono ad allenarsi per tanto tempo da solo».

PARATICI SU PALTRINIERI«Io sono innanzitutto un grande appassionato di calcio e sport in generale, seguo tutto. Lo seguivo quando ha cominciato ad avvicinarsi all’Olimpiade. L’ho seguito con grande attenzione, come i grandi campioni di altri sport chiamiamoli minori, come Cambriani, la Goggia, Brignone, Quadarella, un grande gruppo di nuovi campioni che sostituiranno Buffon, Pellegrini e Valentino Rossi, una grande generazione di campioni. Ho letto il suo libro, “Il peso dell’acqua”, c’è una parte dove lui spiega il peso della responsabilità di dover vincere, e di come aspettava la gara sognandola non avendola ancora nuotata. Mi sono rivisto nella situazione in cui ci troviamo negli ultimi 6-7 anni, ovvero la scontatezza di dover vincere».

ESULTANZA PARATICI – «Ero molto peggio di Cuadrado nel segnare i gol, quindi non avevo un’esultanza. Non segnavo mai, quindi dovevo farne 10 insieme per recuperare».

COSA FARE A CASA «Mi è piaciuto molto Joker. In questi giorni ho trovato di grandissimo interesse Sky Sport Room, fatta molto bene. Poi ho guardato i documentari su Sky Arte, come quello su Tognazzi e Gianni Brera. Consiglio di leggere l’ultimo libro di Veltroni». 

PALTRINIERI«Io sono in piscina, praticamente vivo qui. La piscina è rimasta chiusa al pubblico, ma non per me quindi continuo ad allenarmi. Un aneddoto? Una volta nuotando in mare aperto ho preso una medusa per il cappuccio e me la sono tirata dietro in tutta la bracciata e poi la lanciai come una bomba. 5 numeri 10 della Juve? Dybala, Del Piero, Tevez, Pogba, Baggio- 5 calciatori francesi che hanno giocato nella Juve? Matuidi, Trezeguet, Platini, Vieira, Zidane e Pogba. Nell’estate del 1993 da quale squadra la Juve acquistò Del Piero? Dal Padova. Dov’è nato Khedira? Francoforte (errore nato a Stoccarda). Mi sento come la Juve, quando la gente comincia a dire che dovresti vincere io cerco di estraniarmi e pensare solo a me, ed è questo il peso, quando la gente si aspetta tanto. Bello godersi però ogni piccolo particolare. Ascolto un po’ di musica rap e vicina al mondo R’n’B. Tre consigli per restare a casa? Il mio film preferito, ovvero “Whiplash”. Poi ho visto “Ultras” su Netflix, molto bello. E poi “Space Jam”, un grande classico».

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