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Peyraud-Magnin a DAZN: «La Juventus Women mi ha dato tanto»

Peyraud-Magnin a DAZN: «La Juventus Women mi ha dato tanto». La bianconera si racconta in una lunga intervista
Peyraud-Magnin si racconta a DAZN. Ecco le parole del portiere della Juventus Women.
PORTIERE – «È successo che un giorno mancava il secondo portiere e io ho preso quel posto. Posso dire che è il destino che mi ha messo in quel ruolo. Giocavo come centrocampista sinistro al Lione, era destino».
RITO PRE PARTITA – «Devo toccare i tre pali e devo calpestare il dischetto e poi si comincia».
GLI ALTRI PORTIERI – «Li guardo. Guardo tutto, studio il posizionamento, le loro valutazioni, osservo le mani, le gambe. Sono più visiva, imparo guardando più che ascoltando».
LA JUVE – «Mi ha dato tanto calcisticamente e umanamente. Mi sono sentita rispettata. Non ero nessuno, solo un portiere che doveva sostituire quella prima che era quella della Nazionale e non era cosa da poco. MI hanno detto: “Ecco, sei tu e solamente tu” e questo ha fatto la differenza. Ogni volta che gioco all’Allianz tocco la foto di Gigi, per ricevere l’energia di Superman. E ad essere sinceri, finora ha sempre portato bene. Niente a che vedere con lo sport ma ammiro Walt Disney. Mi appassiona la sua storia, il suo essere partito dal nulla. Una delle sue frasi famose è: “Bisogna saper sognare nella vita”. Ed ecco perché sono qua davanti a voi. Perché ho sognato e ho voluto realizzarlo. I sogni a volte si realizzano».
IN CAMPO – «Sono concentrata sul pallone, sulle varie posizioni, per evitare che arrivi da me».
OMOFOBIA – «Omofobia vuol dire paura. Per me è completamente folle che qualcuno debba avere paura di me. Penso che ora siano tutti più tolleranti, magari non proprio tutti. Per me parte tutto dall’educazione. Se tu insegni a un bambino a essere tollerante lo sarà da adulto. Siamo nel 2023 ed è ancora un argomento di discussione e non dovrebbe esserlo».
ERRORI – «Soffro meno di un tempo ora che ho esperienza, gestisco le cose in maniera diversa. Quando l’errore arriva, arriva, giro subito pagina non è nulla di grave. Lo analizzo per le volte future. Ci son ostati momenti difficili, ma mi sono sempre detta di non mollare».
RIGORI – «Facciamo parecchie sessioni di video review con il coach Giuseppe, poi è una questione di 50-50. Si prova un po’ con l’aspetto psicologico, a volte può funzionare».
