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Penalizzazione Juve, tempi lunghi per l’udienza. E la FIGC non si costituisce

Penalizzazione Juve, tempi lunghi per l’udienza. E la FIGC non si costituisce entro mezzanotte come da prassi
Il sentiero che porta all’udienza del Collegio di Garanzia dello Sport è tracciato, ma il traguardo ancora è nascosto dietro la curva. Servirà tempo per il verdetto sul -15 che attualmente appesantisce la classifica della Juventus: almeno fino a dopo Pasqua, con il rischio di spingersi a metà aprile. La presidente dell’organo, Gabriella Palmieri Sandulli, soltanto a partire da domani avrà infatti il quadro esaustivo riguardo gli attori in causa: la possibilità della Figc di costituirsi nel processo si esaurisce alla mezzanotte odierna. La Federazione, in ogni caso, non eserciterà questa facoltà: non l’ha mai fatto riguardo casi di presunta “mala gestione”, a differenza di procedimenti per violazioni regolamentari, e non lo farà nemmeno questa volta.
I tempi potrebbero ulteriormente dilatarsi qualora vi fosse l’annullamento del -15 con rinvio alla Corte d’Appello Federale, a quel punto chiamata in seconda battuta a rimodulare la penalizzazione sulla base delle osservazioni ricevute. Ma i tempi non saranno brevi anche perché la somma di tutti i ricorsi presentati, quello della Juventus e quelli dei tesserati bianconeri nell’occasione inibiti, porta a un computo di oltre un migliaio di pagine, che il Collegio deve recepire e analizzare.
La delicatezza del caso Juventus dovrebbe condurre alla decisione di procedere a sezioni unite, ma non è finita qui. All’udienza, infatti, presenzierà anche il prefetto Ugo Taucer, Procuratore Generale dello Sport, il cui parere – a corredo – avrà inevitabilmente un peso specifico rilevante. Sulla formazione definitiva del Collegio di Garanzia, però, occorrerà ancora attendere un po’: per questione di opportunità o per conflitto d’interesse, infatti, in passato è occorso in più d’una circostanza che a un presidente di sezione venisse chiesto di fare un passo indietro.
