Perin in zona mista: «Sconfitta che insegna. Nazionale? Chi è che non ci pensa»

Mattia Perin, portiere della Juve, ha parlato in zona mista dopo la sconfitta in Champions League contro il Psg. Le sue parole

In zona mista ai microfoni di Sportitalia, Mattia Perin ha parlato dopo Psg Juve.

ANALISI – «È comunque una sconfitta, non possiamo essere soddisfatti del risultato. Ci deve insegnare: sappiamo dove dobbiamo lavorare, sull’atteggiamento un po’ remissivo avuto nel primo tempo e ripartire anche con consapevolezza dalle cose buone fatte nel secondo».

ALLEGRI – «Il mister l’aveva preparata bene, probabilmente aveva detto quelle cose per caricare la squadra. Sapevamo fosse difficile, sono una delle migliori squadre al mondo ma noi siamo la Juventus. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di potercela giocare».

PSG – «Davanti hanno tre dei giocatori più forti al mondo, probabilmente le loro giocate all’inizio ci hanno abbassato. Nel secondo tempo, grazie a degli input che ci ha dato il mister, abbiamo cambiato la pressione e siamo riusciti a metterli in difficoltà».

SPERA CHE MESSI, NEYMAR, MBAPPE’ NON TIRINO – «No perché il mio mestiere dovrebbe quello di parare. Se aspetto i tiri cerco di pararli. Diciamo che la squadra dal punto di vista difensivo ha fatto bene».

SALERNITANA – «Le partite in Serie A non sono mai semplici, non ci regala niente nessuno. La Salernitana ha dimostrato di essere una bella squadra, con giocatori che stanno facendo. Lungi da noi non portarle rispetto».

NAZIONALE – «Chi è che non fa un pensierino alla Nazionale? Le porte sono aperte da sempre, ci spero sempre ma c’è un ct che decide e io rispetto le sue scelte».