Perinetti sulla morte della figlia: «Mi chiedo come sia possibile»
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Perinetti racconta il dramma della morte della figlia Emanuela: «Mi chiedo come sia possibile spegnersi così»

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Giorgio Perinetti ha raccontato così il dramma della morte della figlia Emanuela. Queste le sue dichiarazioni

Giorgio Perinetti, direttore sportivo, ha parlato al Corriere della Sera dopo la morte della figlia Emanuela. La donna di 34 anni è deceduta mercoledì a Milano e nella giornata di oggi si sono svolti i funerali alla Basilica di Sant’Eustorgio.

PAROLE – «Non riusciamo a capire, non riusciamo a capire i medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi. Da tempo stava lottando contro l’anoressia. Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io. Martedì mi hanno chiamato, venerdì (oggi, ndr) sarei dovuto tornare da lei per fare il punto. Da bambina mi aspettava dopo le partite, con gli occhi imploranti. Io dicevo: ‘torni a casa con la mamma oppure vieni col papà in pullman fino a Trigoria?’ Risposta scontata, veniva con noi e stava sulle ginocchia di Aldair e gli altri a giocare (il papà all’epoca era ds della Roma, ndr.). Amava il suo lavoro, era felice. Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva ‘parlato’ con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare. E da allora mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale».

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