Pjanic: «Ecco come ci alleniamo io e Ronaldo sulle punizioni» - VIDEO
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Pjanic: «Ecco come ci alleniamo io e Ronaldo sulle punizioni» – VIDEO

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Pjanic: «Ecco come ci alleniamo io e Ronaldo sulle punizioni». Il centrocampista bosniaco parla dall’evento Adidas a Milano

(Dal nostro inviato) – A Milano per l’evento commerciale Adidas di presentazione delle nuove Predator, Miralem Pjanic ha parlato del suo modo di allenarsi a calciare le punizioni.

BATTERE LE PUNIZIONI – «C’è più pressione oggi. Sono migliorato perché ci tengo tanto ai calci piazzati. Ma non solo alle punizione dirette, anche agli angoli e alle punizioni laterali. È molto importante calciarli bene perché possono risolvere delle partite. Una cosa a cui tengo: ogni settimana mi prendo 20 minuti o mezz’ora per allenarmi. Di solito il giorno primo della partita con un compagno e un portiere. Così prendi l’abitudine di calciare».

SPECIALISTI – «Ho avuto la fortuna di poter lavorare con Juninho. Credo sia il migliore battitore di punizioni. Ma anche uno come Cristiano Ronaldo lavora sulla ripetizione del gesto. Solo così puoi migliorare perché diventa un abitudine ed hai fiducia nel tiro».

PUNIZIONI«Non calcio come Juninho, non calcio come Totti, né come Cristiano e Dybala. Ognuno ha il suo tiro. Quando Juninho le calciava era diverso il pallone, volava di più, faceva anche gol di 45 metri. Ognuno ha il suo tiro specifico. A me sta andando bene, spero di farne ancora un paio e anche di più».

ALLENAMENTO SU PUNIZIONI«Batterne di più? Spero di sì. Ieri ne avevo avuta una, ma non è facile. C’è il muro, c’è qualcuno sotto il muro… È tutto complicato, bisogna lavorarci e farlo negli allenamenti per renderlo più semplice in partita. In partita la realtà è quella, il muro diventa di due metri perché i giocatori saltano. Non è semplice ma è possibile, bisogna lavorarci da sopra e sicuramente devo migliorare».

GIOCATORE IMPRESSIONANTE«Dire Cristiano è semplice, ma mi ha impressionato veramente è Totti, peccato che sono arrivato un po’ tardi e aveva già 33/34 anni. Era impressionante in allenamento, faceva quello che voleva col pallone. Mi è dispiaciuto vederlo a fine carriera avrei voluto godermelo di più giocando insieme, ma è stato un giocatore fantastico».

AVVERSARI «Avversari impressionanti? Iniesta e Xavi».

PUNIZIONE MIGLIORE «Preferisco dai 20 ai 24 metri, abbastanza centrale. Quando arriva una punizione lì mi sento bene, ho una sensazione buona in me. A volte penso di provare qualcos’altro, ma mi dispiacerebbe troppo perché sono sicuro che mettendola sopra sarebbe pericolosa. Non ci trovo perché mi dispiacerebbe sprecare una punizione, ci provo sempre sopra. Mi sento in confidenza con questa».

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