Pogba e le contro-analisi, domani giornata decisiva: TUTTI i possibili scenari. E per i sostituti…

Pogba atteso dalle contro-analisi nella giornata di domani: tutti i possibili scenari. E intanto la Juve si guarda già intorno

Giornata cruciale quella che domani attende Paul Pogba. Sarà infatti il giorno delle contro-analisi, che confermeranno o meno la sua positività ai metaboliti del testosterone, riscontrata dopo un controllo antidoping effettuato al termine di Udinese-Juve, match disputatosi lo scorso 20 agosto e in cui il francese non è sceso sul terreno di gioco. Un giorno chiave per il futuro della carriera del numero 10 francese, che sa bene che, stando alla casistica, le possibilità di un ribaltamento totale dei risultati sono molto basse. Perchè questo? Semplice, perchè le suddette contro-analisi devono essere effettuate sullo stesso campione di urine, quello che ha fatto emergere la positività del giocatore. Insomma, si può sperare in una svista completa di chi ha effettuato i primi test, ma le speranze sono davvero ridotte al lumicino.

GLI SCENARI

E’ bene quindi informarsi sugli altri tre possibili scenari che seguiranno i risultati definitivi: archiviazione, patteggiamento o deferimento, con quest’ultimo che porterebbe Paul davanti al Tribunale Nazionale Antidoping. A quel punto la difesa del centrocampista farebbe leva nel tentare di dimostrare che il giocatore ha assunto l’integratore vietato senza avere consapevolezza delle possibili conseguenze, del suo contenuto e del fatto che, a differenza degli Stati Uniti, paese dal quale sarebbe stato acquistato, ne è proibito l’uso. Il rischio di una lunga squalifica è però molto altro, con Pogba che potrebbe dover stare fermo per ben 4 anni, ponendo di fatto fine alla sua carriera ad alti livelli. Nel caso in cui i suoi avvocati dovessero però riuscire a dimostrare che l’intenzionalità di assumere l’integratore non c’era, a quel punto la squalifica potrebbe dimezzarsi e in caso di attenuanti si ridurrebbe anche ad un solo anno di stop. Difficilmente però un’ipotesi simile consentirebbe al giocatore di proseguire la sua seconda avventura alla Juventus, ad oggi etichettabile come un vero e proprio flop.

I POSSIBILI SOSTITUTI

Non si può infatti escludere una rescissione contrattuale di comune accordo tra le parti, che metterebbe la parola fine al Pogback con due anni e mezzo di anticipo sulla scadenza naturale del contratto. Un peccato umanamente parlando per un ragazzo che alla causa, nel suo primo ciclo, ha sempre dato tanto, ma allo stesso tempo un gran risparmio per la società bianconera, che sul Paul 2.0 non ha di fatto mai potuto contare. Per gennaio la soluzione d’emergenza porterebbe al danese Hojbjerg, finito ai margini del progetto di Postecoglu al Tottenham, che spara però alto sul prezzo. Chiusura ad oggi totale all’ipotesi di un prestito, ma richiesta di 30 milioni di euro per la cessione definitiva del giocatore danese. Un prezzo troppo alto e che raffredda decisamente gli animi in casa Juve. Ma Giuntoli non demorde e valuta anche le alternative, con ben quattro giocatori francesi nel mirino.

Il primo è quel Khephren Thuram, figlio dell’ex difensore Lilian, sul quale si concentrano gli interessi di mezza Europa. Difficile però strappare anche lui al Nizza, che pretende almeno 50 milioni di euro per sedersi a trattare. Meno oneroso sarebbe invece l’acquisto di Habib Diarra, talentino dello Strasburgo seguito ormai da diversi mesi e che in estate ha rifiutato la chiamata del Wolfsburg nella speranza di fare un salto di maggior livello verso altri lidi. Salto auspicato anche da Kouadio Koné del Monchengladbach, anche lui nome che negli ambienti della Continassa circola da ormai diverso tempo. I rapporti con il club tedesco sono buoni e trovare un’intesa sia con i teutonici che con il ragazzo non appare un’impresa. Ultimo ma non per importanza è poi il nome di Youssouf Fofana, 24enne punto di forza della mediana del Monaco.