Sarri: «Campionato lungo e difficile, lo scudetto ha un sapore forte»
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Sarri: «Campionato lungo e difficile, lo scudetto ha un sapore forte»

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Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato al termine del match dello Stadium tra i bianconeri e la Sampdoria

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match dello Stadium tra bianconeri e Sampdoria. Il tecnico toscano ha commentato la prestazione dei suoi uomini.

SCUDETTO«È chiaro che 9 anni non lo avrei immaginato. Ha un sapore forte. Vincere è difficile, questa squadra vince da tanti anni e ogni anno diventa più complicato e difficile. Quando si dà qualcosa di scontato è una delle grandi bugie. Restare a questi livelli per così tanti anni non è stata una passeggiata. È stato un campionato lunghissimo e durissimo, c’è un grande merito di questo gruppo perché continuare a trovare motivazioni e forza non è né scontato né semplici. Rientro negli spogliatoi? Era palese la “seccata”, ho preferito aspettarli dentro ma l’ho presa lo stesso».

DYBALA«Va valutato domani, in questo momento è difficile. La sensazione è che un problema muscolare ci sia».

JUVE«Cristiano, Dybala fanno la differenza, in grande parte è merito loro, ma la costante è la società. Agnelli è un grande personaggio, ti sta vicino soprattutto nelle sconfitte, ti dà benzina. I dirigenti sono presenti a tutti gli allenamenti, con loro ti puoi scambiare idea e pianificare la gestione dei ragazzi tutti i giorni. La componente società è sicuramente importante».

SORPRESE ALLA JUVE«A livello di organizzazione penso che la società sia tra le top europee per tutto. Da quel punto di vista non potevo aspettarmi di meglio. Poi chiaro che quando arrivi in un ambiente nuovo devi capire il modo di pensare di società e giocatori, devi entrare in punta di piedi e poi cambiare le cose che ti piacciono meno ma deve essere un percorso lungo. Non puoi arrivare in una società e imporre di voler cambiare cose, sarebbe anche poco intelligente».

DIFFICOLTA’ – «Come far convivere certi giocatori che hanno caratteristiche proprie. E poi cercare di farli giocare insieme che non era scontato come si è visto negli anni scorsi. Dybala e Ronaldo hanno giocato spesso insieme ma non sempre, sono due giocatori particolari, fuoriclasse assoluti che però non è semplice far convivere ma alla lunga ce l’abbiamo fatta».

POST LOCKDOWN – «Diciamo che prima del lockdown nell’ultima settimana abbiamo dato una sensazione di ordine e solidità che poi abbiamo perso. Ho visto che è successo a tantissime squadre che poi nell’arco della gara si allungano. C’erano componenti fisiche e mentali che portavano a questo quindi non è stato semplice. Se una squadra riesce a trovare ordine e controllo ha margini di miglioramento».

MOMENTO CHIAVE «In tutti gli spogliatoi ci sono momenti di incontro e di discussione. Capita sempre di avere momenti di confronto per cercare miglioramenti ma nei miei spogliatoi è sempre stato normale».

CHAMPIONS«Farei a meno di pensarci stasera, vorrei passare almeno una notte di soddisfazione. Con la Champions arriva il bello e difficile, vediamo come ci arriviamo. Come ho detto dopo il lockdown, ci sono partite che arrivano senza partite ufficiali, ma noi ci arriviamo con 14 in 40 giorni. Abbiamo lasciato qualcuno per strada, speriamo non Dybala. Vediamo, è un torneo in cui è difficile far previsioni».

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