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Savona: «Next Gen, Stadium, prima squadra, vi dico tutto»

Savona: «Juve, Stadium, prima squadra, vi dico tutto». Intervista al giocatore della Next Gen
Lunga intervista di Nicolò Savona a La Casa di C. Queste le parole del giocatore della Juventus Next Gen.
STADIUM – «Già solo il pensare di giocare all’Allianz Stadium mi mette i brividi. La Serie C è un campionato importante, ti fa entrare nel mondo dei grandi e ti da la possibilità di giocare contro tanti giocatori esperti».
PRIMI PASSI – «I primi calci al pallone li ho dati all’Aygreville, ad Aosta. Poi a 8 anni sono andato alla Juventus. Quando avevo 8 anni andavo ad allenarmi 3 volte a settimana. Uscivo prima da scuola e tornavo a casa la sera tardi. poi a 14/15 anni mi sono trasferito a Vinovo».
PRIMAVERA E NEXT GEN – «In Primavera è stato molto importante Bonatti come allenatore. Ci faceva stare sempre sul pezzo. Adesso, con la Next Gen, tra compagni ci confrontiamo e ci aiutiamo. Il fatto che giocatori come Fagioli o Miretti siano arrivati in prima squadra fa piacere. Rende tutto più stimolante».
PRIMA SQUADRA – «La prima volta non ci volevo credere, poi ci si abitua. Sono sempre tutti molto aperti per aiutarci. Negli anni passati c’era Chiellini che mi ha dato molto, è una grande persona. Ciò che mi ha impressionato rispetto alla Next Gen è l’intensità della palla e il ritmo. Ci passano la palla in maniera diversa».
ALLEGRI – «È sempre disponibile con noi ragazzi. Scherza sempre e ci fa le sue battutine».
DYBALA E DOUGLAS COSTA – «I più difficili da marcare? Dybala e Douglas Costa. Il secondo quando partiva era imprendibile. Nell’uno contro uno era difficilissimo prenderlo. In Serie C, invece, l’attaccante più forte che ho incontrato secondo me è il ‘Loco’ Ferrari del Vicenza».
ISPIRAZIONE – «Il mio modello d’ispirazione è Theo Hernandez».
NICOLUSSI CAVIGLIA – «Con Hans siamo molto amici. Da piccoli prendevamo insieme la navetta da Torino, ci conosciamo molto bene. Sono molto contento per lui e ancora oggi ci continuiamo a sentire».
INCONTRO CON RONALDO – «La foto me l’ha chiesta lui (ride, ndr). Non sapevo cosa fare quando l’ho visto, mi sono emozionato e gli ho chiesto una foto».
