Stipendi Juve, Dybala interrogato a Roma: 3 milioni sospetti. Rischia un mese di stop
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Stipendi Juve, Dybala interrogato a Roma: 3 milioni sospetti. Rischia un mese di stop

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Stipendi Juve, Dybala interrogato a Roma per i 3 milioni sospetti. Rischia un mese di squalifica

Come riportato dall’edizione romana di Repubblica Paulo Dybala è stato convocato ieri dalla Guardia di Finanza, più precisamente alcuni agenti venuti apposta per lui da Torino. 

Lo hanno ascoltato – come persona informata sui fatti – per un’ora e mezza: volevano capire da Dybala alcuni aspetti emersi durante l’inchiesta “Prisma” sui conti della Juventus condotta dai pm Gianoglio, Bendoni e Santoriello, con le accuse di falso in bilancio, aggiotaggio informativo e false comunicazioni al mercato. La stessa da cui è nata l’inchiesta plusvalenze della Federcalcio che l’ha portata alla penalizzazione di 15 punti. Il cuore delle domande rivolte al fuoriclasse della Roma, ieri accompagnato dai legali del club, riguardava il periodo alla Juve e più nello specifico ruotava intorno a 3 milioni di euro: una cifra che gli inquirenti vogliono capire se sia stata o meno pagata dai bianconeri al fantasista argentino e a quale titolo. Tutto nascerebbe da una richiesta di risarcimento avanzata dall’avvocato del ragazzo alla Juve a maggio, dopo la fine delle trattative per il rinnovo: Dybala sarebbe stato illuso di ottenerlo e chiedeva un indennizzo, alla fine dello scambio sarebbe arrivata – siamo a settembre 2022, quando Paulo era già a Roma da 2 mesi – una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale da 3 milioni, che la Juventus ha inserito nel nuovo bilancio come fondo rischi.

Una cifra che per la sua stessa entità avrebbe insospettito i pm. Perché molto vicina ai 3,783 milioni che i bianconeri e Dybala si erano accordati a spalmare nel 2021 sulla stagione successiva. Era parte della famosa manovra stipendi bis, ossia l’operazione con cui il club si è accordato con i giocatori per posticipare alcuni stipendi del campionato 2020/21 su quello successivo. Dybala si era accordato per posticipare il pagamento di 3.783.502 euro in due tranche da 1.91.751 euro: la prima l’avrebbe maturata se fosse rimasto alla fine del mercato estivo del 2021 e gli sarebbe stata versata – da accordi, almeno – con gli stipendi di agosto e settembre 2021. E la seconda l’avrebbe dovuta ricevere, in caso fosse rimasto alla Juve dopo il mercato invernale della stagione scorsa, con gli stipendi di gennaio e aprile 2022. Sentire ieri Paulo sarà servito a capire se dietro quel fondo rischio accantonato dai bianconeri ci siano degli accordi diversi. Una “carta Ronaldo” bis, un’altra operazione ai margini dei moduli federali. Lo stesso Dybala, qualora Chiné decidesse di perseguire anche i calciatori, rischierebbe almeno un mese di squalifica.

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