Tifosi Juve, distanti ma uniti: Ivo Olivieri e il suo "Aecolibrium"
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Tifosi Juve, distanti ma uniti: Ivo e il suo “Aecolibrium”

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Tifosi Juve, distanti ma uniti: Ivo e il suo “Aecolibrium” a Pastena (Frosinone). La rubrica che ascolta e racconta le storie del popolo bianconero

Nel settore alberghiero dal 1969, Ivo Olivieri è l’affabile gestore di “Aecolibrium“, un agriturismo che sorge a Pastena (Frosinone), a quattro chilometri dalle omonime e suggestive grotte.

Impegnato nell’attività insieme alla moglie Laura, Ivo è alle prese, come un po’ tutta Italia, con l’emergenza Coronavirus. «Non mi sento spaventato, ma sicuramente sono in allerta. Esco esclusivamente per esigenze indispensabili, anche se viviamo in un territorio isolato», ci racconta lucidamente. Il brutto periodo non gli ha fatto però perdere il senso dell’umorismo né tantomeno il suo amore per la Juventus: «Come si dice: si tradisce la moglie, non la squadra… (ride ndr)». 

Prima di tutto, Ivo: da dove arriva il nome “Aecolibrium”?
«È un latinismo che abbiamo inventato noi, una crasi tra le parole ecologia ed equilibrio psico-fisico. La nostra struttura principale è costituita da un casale in pietra, poi abbiamo di fare degli ampliamenti mantenendo una coerenza concettuale fondata sull’ecologia, appunto. L’equilibrio psico-fisico lo raggiungiamo invece grazie alla vista della splendida vallata di diversi ettari in cui siamo immersi».

Come stai vivendo personalmente questo periodo di emergenza personale?
«Non mi sento spaventato, ma sicuramente sono in allerta. Esco esclusivamente per esigenze indispensabili, anche se viviamo in un territorio isolato. Sono fiducioso, io e mia moglie abbiamo la fortuna di stare bene a livello di salute. Mi dispiace solo per le persone che se ne sono andate. Spero che con l’avvento della stagione calda tutto questo possa finire. O almeno questo è quello che sento dire, non sono un medico né un ricercatore. Voglio solo sperare che il prossimo inverno non ci ritroviamo al punto di partenza».

La tua attività quanto ne risentirà?
«Naturalmente adesso siamo chiusi per volere del Governo, abbiamo fermato tutto non appena il Premier Conte ha dato l’ordinanza. Prima non avevamo avuto particolari avvisaglie a livello di calo di clientela. Anche perché questo per noi è periodo di bassa stagione. Per noi il periodo migliore va da inizio maggio fino a settembre inoltrato».

Come e quando nasce la tua passione per la Juventus?
«Io sono di Roma. Inizialmente ero tifoso della Lazio. Poi determinate situazioni mi hanno portato ad allontanarmi dalla squadra biancoceleste. A 9 anni mi sono innamorato del trio Charles-Sivori-Boniperti. Da quel momento sono sempre stato tifoso della Juventus. Come si dice: si tradisce la moglie, non la squadra… (ride ndr)».

Assegneresti lo scudetto in caso di definitiva sospensione del campionato?
«Se si interrompesse definitivamente il campionato si presenterebbero tutta una serie di problematiche. Normalmente nel mondo dello sport se c’è una sospensione definitiva si va a premiare il primo in classifica. Quindi sarebbe corretto che la Juventus vincesse lo scudetto… Allo stesso tempo però sarebbe sbagliato non dare la possibilità alla concorrenza di giocarsi il titolo fino alla fine. Ed è un discorso che si può traslare anche alle squadre in zona retrocessione».

Quali giocatori della Juventus ti piacerebbe ospitare nella tua struttura?
«Di quelli attuali sicuramente Dybala, Cristiano Ronaldo e Chiellini. Ma in assoluto Del Piero: per lui le porte del mio agriturismo sarebbero sempre aperte». 

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